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Francia, adescata e uccisa a 13 anni: il dramma di Angélique. L’assassino ha confessato

Francia, adescata e uccisa a 13 anni, il dramma di Angélique. L’assassino ha confessato.

Francia sotto choc per la tragica fine di Angélique, la ragazzina di 13 anni scomparsa mercoledì a Wambrechies, nel nord del Paese, e ritrovata morta domenica in una foresta di Quesnoy-sur-Deûle. Secondo quanto scrive Le Parisien e come riposta l’agenzia Adnkronos, il presunto assassino di Angélique, fermato, avrebbe confessato l’omicidio.

L’uomo, un conducente di autobus di 45 anni, sposato e con due figli, ha detto di aver adescato l’adolescente a casa sua con un pretesto, di aver cercato di abusare di lei e di averla strangolata quando la 13enne ha tentato opporsi alla violenza.

Dopo l’omicidio il presunto assassino ha nascosto il corpo di Angelique nella foresta di Quesnoy-sur-Deûle coprendolo con la vegetazione prima di darsi alla fuga. Sarà ora l’autopsia, si legge su Le Parisien, a determinare le circostanze esatte della morte di Angelique e se la ragazza è stata violentata.

L’uomo, che conosceva la ragazzina, era già stato condannato a 9 anni di carcere nel 1996 per aver stuprato due anni prima una 13enne. Era stato rilasciato nel marzo del 2000.

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