Site icon cagliari.vistanet.it

Liviana Serra: da Assemini a Cinecittà per truccare le star di cinema e TV, la determinazione di una giovane mamma

Liviana Serra: da Assemini a Cinecittà per truccare le star di cinema e TV, la determinazione di una giovane mamma.

 

28 anni, mamma da 4, Liviana Serra, ha fatto la spola tra Assemini e Bologna, anche col pancione, per completare gli studi da make-up artist, ma la sua determinazione è stata premiata, oggi lavora per importanti produzioni italiane e internazionali, e prepara le star per il set, la Sardegna? «Una gabbia dorata, ma è sempre nel mio cuore».

Vi raccontiamo spesso storie di giovani sardi e sarde che lasciano la loro terra, armati solo (si fa per dire) della passione, per inseguire un sogno professionale che qui, sull’Isola non si potrebbe realizzare. La storia di Liviana Serra è sicuramente una di quelle storie, ma con una difficoltà in più. La giovane protagonista di questo racconto ama il cinema, desidera lavorare in questo mondo affascinante, pieno di persone stimolanti, creative talvolta eccentriche. Decide che quella sarà la sua vita, ma non ci si improvvisa truccatrice cinematografica, è una professione che richiede competenze tecniche ben precise, così si iscrive all’Accademia Nazionale del Cinema di Bologna, e impara da professionisti del calibro del premio oscar Manlio Rocchetti.

La scuola è privata e Liviana fa la spola tra Assemini e Bologna perché quando è in Sardegna, si mantiene agli studi facendo la baby sitter e soprattutto comincia a collaborare col Teatro Lirico e a maturare le prime esperienze professionali. Me nel bel mezzo del corso di studi scopre di aspettare una bimba. Da vera sarda, tosta e coraggiosa, decide che può farcela, mettendo in conto che sarà un percorso a ostacoli e prosegue gli studi. Si ferma giusto il tempo di dare alla luce la sua bambina e consegue con lode il diploma. Con una buona dose di forza di volontà Liviana comincia a lavorare, un po’ in Sardegna dove collabora anche alla produzione del film “L’accabadora” e un po’ in giro per l’Italia. In appena quattro anni lavora con Virzì, Schawartz, Salemme, Assanti, Cortese per citarne alcuni. Cura il make-up di attori e attrici per manifesti e spot pubblicitari, video musicali e fiction come “È arrivata la felicità” o “Le tre rose di Eva”.

 

«É un lavoro di squadra -spiega Liviana- all’inizio ci si riunisce col regista, si concorda con lui quali sono i risultati che vuole ottenere, si studiano le scene una per una». Nei team dei truccatori ci sono diversi ruoli, quello dell’assistente e quello del capo reparto e Liviana li ha ricoperti entrambi. «È un lavoro stimolante perché non è mai ripetitivo- prosegue la make-up artist- cambiano gli attori, le storie, le ambientazioni, le epoche. Recentemente ho lavorato per un cortometraggio ambientato negli anni’40, è stato davvero interessante». Questo tipo di lavoro richiede aggiornamenti continui, sia delle tecniche che dei dei prodotti. Spesso è necessario consultare dei medici, per esempio quando si devono riprodurre ematomi o ferite. Ma le conoscenze tecniche non bastano: «bisogna essere anche un po’ psicologi- aggiunge ironicamente Liviana- il truccatore è la prima persona che entra in contatto con l’attore all’inizio di una giornata di lavoro, è importante metterlo a proprio agio». «L’esperienza più bella? In Sicilia, è stata una delle mie prime collaborazioni, ho truccato Francesca Einaudi, l’ho sempre ammirata, anche prima di fare questo mestiere, è una persona splendida ed è bellissimo anche il film “Ninna nanna” ve lo consiglio».

Adesso ha preso casa a Roma, ma torna ad Assemini spesso: «La Sardegna è una gabbia dorata, è un posto meraviglioso -si rammarica Liviana- ma offre pochissime opportunità per una professione come la mia, e anche se volessi tornare e trovare un altro lavoro non vedo possibilità, non c’è lavoro qui». In tutto questo Liviana non trascura il ruolo di mamma: «è molto complicato- conclude la truccatrice- ma posso contare sull’aiuto della mia famiglia e del papà di mia figlia, certo tra un po’ la faccenda si complicherà perché dovrà frequentare la scuola e avrà bisogno di stabilità, ma cercherò di organizzarmi». E non ci sono dubbi che ci riuscirà!

Exit mobile version