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I posti più belli della Sardegna: un itinerario alla scoperta della Barbagia

(Foto Matteo Marteddu).

Alla scoperta della Sardegna nascosta, quella che riviste patinate e guide turistiche non propongono mai. Un viaggio tra i paesi dell’interno, alla ricerca dei sapori e dei profumi della tradizione isolana. Un’immersione tra le cose semplici e antiche, vere, tra i paesi dove le maschere carnevalesche hanno ancora una valenza importante: quella del mondo alla rovescia, almeno per pochi giorni. Dove l’uomo diventa bestia e la bestia diventa uomo, come nella più antica tradizione sarda. Un viaggio nel cuore dell’Isola dove tra nuraghi e massi granitici si stagliano possenti, dopo quasi mille anni, meravigliose chiese romaniche, testimonianza solitaria di un remoto passato fatto di autonomia, il periodo dei Giudicati.

Viaggiamo nel cuore della Sardegna e in un itinerario prescelto attraversiamo l’ultima parte della Planargia, Marghine e Barbagia.

Da Silanus a Gavoi, passando per Orotelli, Ottana e Orani. Silanus è conosciuto in tutto il mondo come il paese della longevità. Da visitare il Complesso di Santa Sabina, situato lungo la statale 129, costituito dal nuraghe Santa Sabina e dall’antica chiesa omonima, della prima metà del XI secolo e di tradizione bizantina. Il complesso documenta, per la contiguità di testimonianze di epoche diverse, la persistenza del carattere di sacralità del luogo, da tempi remotissimi fino a oggi. Da Silanus a Orotelli. Siamo nella Barbagia di Ollolai.

A caratterizzare l’ambiente circostante sono le forme suggestive delle rocce granitiche. Da visitare la bellissima la chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, di impianto romanico, edificata intorno al 1116. Da Orotelli a Ottana. Qui si può visitare la chiesa romanica di San Nicola, risalente al 1160 e interamente realizzata con blocchi di trachite nera e violacea. Al suo interno il famoso polittico di Mariano IV d’Arborea del 1344, che raffigura San Francesco e San Nicola di Mira. Da Ottana a Orani. Qui visitiamo il museo dedicato all’artista Costantino Nivola che giocò un ruolo unico nel modernismo del XX secolo. La collezione permanente può vantare centinaia di opere scultoree e grafiche. Da Orani a Gavoi. Il borgo, in parte ancora intatto, con le sue possenti case di pietra è molto suggestivo. Famosa per la produzione di strumenti musicali, la cittadina è inserita in uno splendido contesto paesaggistico, tra boschi e laghi. Non vorrete più andare via.

Come arrivare

Partiamo da Cagliari in direzione Silanus: Statale 131 sino al km 136. Qui Statale 129 direzione Nuoro: altri 18 km e si arriva a Silanus (1 ora e 30’). Da Silanus a Orotelli: sempre sulla Statale 129 dopo circa 26 km si arriva a Orotelli (30’). Da Orotelli a Ottana: poco meno di 14 km attraversati prima sulla Statale 537, poi sulla 131 Bis (15’). Da Ottana a Orani: poco meno di 15 km, prima sulla 131 Bis, poi sulla Provinciale 39 (15’). Da Orani a Gavoi: poco meno di 20 km passando sulla Statale 128 (20’).

Dove dormire

Santa Rughe Guest House, a Gavoi, in Via Mannu 16 (b&b pulito e accogliente, telefono 349 542 2288).

Dove mangiare

Sempre Santa Rughe, qualità e cortesia a prezzi adeguati.

Cosa comprare

Non c’è che l’imbarazzo della scelta: prodotti artigianali, magnifiche maschere carnevalesche di legno (Ottana e Orotelli), oggettistica di legno, abiti di velluto e pastrani di orbace (Orani), salumi e insaccati, formaggi caprini e ovini squisiti, acquavite, coltelli.

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