I bovini pascolano in mezzo ai veleni di Furtei: la denuncia di Mauro Pili in un video
I bovini sul lago dei veleni di Furtei, nell'area devastata dal cianuro della miniera d'oro della Sardinia Gold Mining. L'accusa arriva dall'esponente di Unidos, che denuncia "una situazione di una gravità inaudita, in totale abbandono, con un rischio gravissimo non solo per gli animali ma per l'intera catena alimentare".
I bovini pascolano in mezzo ai veleni di Furtei: la denuncia di Mauro Pili in un video
I bovini sul lago dei veleni di Furtei, nell’area devastata dal cianuro della miniera d’oro della Sardinia Gold Mining. L’accusa arriva dall’esponente di Unidos, che denuncia “una situazione di una gravità inaudita, in totale abbandono, con un rischio gravissimo non solo per gli animali ma per l’intera catena alimentare”.
“Dopo aver stanziato decine di milioni per la bonifica dei danni sardo-australiani – dice Pili – ora la situazione è di totale degrado. Nell’area nessuna vigilanza, tutto abbandonato a se stesso, per quella che sembra una consuetudine: bestiame al pascolo tra i veleni di Furtei”.
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C’è l’ok della Regione, presto la miniera d’oro di Santu Miali a Furtei verrà bonificata
C’è l’ok della Regione, presto la miniera d’oro di Santu Miali a Furtei verrà bonificata.
I 530 ettari inquinati saranno recuperati dalla società Igea con un piano da 65 milioni di euro che sarà attuato in diverse fasi. Nella prima fase, di tre anni, verranno isolate le sorgenti di contaminazione: sarà messa in sicurezza l’area del bacino artificiale che contiene metalli pesanti, ad esempio il cianuro. Il presidente della Regione Francesco Pigliaru, insieme alle assessore all’Industria e all’Ambiente, Maria Grazia Piras e Dontella Spano, ha fatto un sopralluogo a Furtei.
La miniera, che era stata data in concessione alla Sardinia Gold Mining (Sgm) è chiusa dal 2009. Sulla vicenda del “disastro ambientale” legato alla miniera il pm Daniele Caria ha chiesto il rinvio a giudizio di tre dirigenti, due canadesi e uno statunitense, dopo il fallimento della Sardinia Gold Mining che avrebbe dovuto provvedere a bonificare l’area attorno alla miniera.
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