Site icon cagliari.vistanet.it

La Nuova Sardegna perquisita dai carabinieri a Olbia: dura condanna della stampa sarda

La Nuova Sardegna - Foto La Nuova Sardegna

La Nuova Sardegna - Foto La Nuova Sardegna

I carabinieri hanno perquisito ieri la sede de La Nuova Sardegna di Olbia su disposizione della Procura di Tempio Pausania dopo la pubblicazione di un articolo della giornalista Tiziana Simula su un esposto presentato da un privato cittadino alla magistratura. L’Ordine dei giornalisti della Sardegna e la Federazione Nazionale Stampa Italiana, l’associazione Stampa Sarda, l’Unione cronisti sardi e il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei giornalisti hanno pubblicato una nota che commenta molto duramente la decisione della magistratura tempiese di perquisire la sede de La Nuova Sardegna.

Ecco il comunicato congiunto pubblicato dalle diverse associazioni di categoria:

«La pubblicazione di un esposto presentato da un privato cittadino alla magistratura, un documento che tecnicamente non può essere considerato coperto da segreto istruttorio, oggi ha dato occasione per una inaudita intrusione delle forze dell’ordine e della magistratura nella redazione olbiese de La Nuova Sardegna. La sede del giornale è stata perquisita dai carabinieri che hanno sequestrato materiale, questo sì, garantito e protetto per legge dal segreto professionale. I militari, incaricati dalla Procura della Repubblica di Tempio Pausania, hanno infatti sequestrato alla cronista Tiziana Simula il telefono personale e i computer personale e professionale. Quest’ultimo contiene tutta la posta, tanto quella personale quanto quella riservata diretta alla redazione olbiese de La Nuova Sardegna, dove lavorano sei giornalisti.

La Federazione Nazionale della Stampa, l’Associazione della Stampa Sarda, il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei giornalisti, l’Ordine dei giornalisti della Sardegna, l’Unione cronisti sardi manifestano la propria totale solidarietà e vicinanza alla collega Tiziana Simula e ai giornalisti de La Nuova Sardegna. Il sindacato vigilerà sugli sviluppi della inchiesta ed è fin d’ora a fianco dei giornalisti sardi in una battaglia di civiltà e di democrazia.

La Federazione Nazionale della Stampa, l’Associazione della Stampa Sarda, il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei giornalisti, l’Ordine dei giornalisti della Sardegna, l’Unione Cronisti Sardi».

Exit mobile version