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Inghilterra-Italia nella storia: quando Gianfranco Zola incantò Wembley e gli inglesi

Questa sera si giocherà al Wembley Stadium di Londra l’amichevole tra Inghilterra e Italia. Per i padroni di casa un test per capire il proprio livello di crescita in vista del mondiale e per gli azzurri una tappa di passaggio in un mare di incertezze. Gli italiani tengono a mente questa partita per due ragioni: Fantozzi e Gianfranco Zola, due personaggi che a modo loro hanno saputo interpretare con successo l’importanza della sfida.

Particolare come la partita di oggi si giochi il 27 marzo, dato che nello stesso giorno – ma nel 1975 – usciva nelle sale il primo episodio di uno dei film cult del cinema italiano. Col secondo episodio entra di prepotenza il calcio e rimane a suo modo nella storia: Fantozzi si presenta davanti alla tv intento a guardare la sfida tra le due nazionali. La citazione è d’obbligo sui social ogni qual volta che le due squadre si incontrino: “in telecronaca diretta da Wembley, Inghilterra-Italia, valevole per la qualificazione della Coppa del Mondo. Fantozzi aveva un programma formidabile: calze, mutande, vestaglione di flanella, tavolinetto di fronte al televisore, frittatona di cipolle per la quale andava pazzo, familiare di Peroni gelata, tifo indiavolato e rutto libero”. Quella partita Fantozzi non la vedrà mai, chiamato assieme ai colleghi ad assistere alla “Corazzata Potemkin” dal potente professor Guidobaldo Maria Riccardelli. Sentirà sussurri, voci viaggiare all’interno della sala durante la serata: “Non si scambiavano commenti. Nel buio della sala correvano voci incontrollate e pazzesche. Si diceva che l’Italia stava vincendo per venti a zero e che aveva segnato anche Zoff di testa, su calcio d’angolo..”.

Wembley rimane il tempio magico. L’Italia vi ha vinto due volte e la seconda fu vicina ai tifosi sardi. Esattamente come nel film di Fantozzi, 12 febbraio 1997 si giocava una gara valida per la qualificazione alla Coppa del Mondo dell’anno dopo. I giornali inglesi, ormai abituatisi a vederlo giocare con la maglia del Chelsea, ammonirono severamente lo staff tecnico inglese: attenzione a Gianfranco Zola! Addirittura The Indipendent aprì in prima pagina con questo consiglio, corroborato dalle assenze in casa britannica (mancavano il portiere Seaman, Gascoigne, Adams) e dalla maggiore solidità dell’Italia. Il gioiello arriva al 18′: Ferrara recupera palla in difesa, serie fitta di passaggi finché Costacurta non trova uno spazio in profondità per scagliare il pallone. Sa bene che Magic Box sta facendo un movimento studiato più volte in allenamento, sa come trovarlo e riesce a dargliela sui piedi. Zola se la allunga quanto basta per scaricare un destro di rara potenza sul palo difeso da Walker: gol e vittoria assicurata. Il giorno dopo i giornali inglesi non attaccarono la propria squadra ma elogiarono il talento di Oliena dichiarando la vittoria italiana come quella della “Fantasia al potere“.

Ventiquattro anni dopo il gol decisivo di Fabio Capello (14 novembre 1973), l’Italia batte l’Inghilterra a Wembley. Nonostante l’affermazione, dovrà passare per gli spareggi contro la Russia per approdare al mondiale francese del 1998. In quella competizione, perdemmo ai quarti ai rigori contro i padroni di casa, errori di Di Biagio (attuale ct della Nazionale) e Albertini (dirigente della federazione). In quella partita Zola non c’era, Maldini alla vigilia della grande manifestazione gli preferì il redivivo Roberto Baggio e l’eterna scommessa Alessandro Del Piero. Pagò, si disse, la scelta di giocare all’estero e non venne più richiamato. L’ultima gara la giocò proprio contro l’Inghilterra, l’11 ottobre 1997: il risultato di 0-0 costrinse gli azzurri al secondo posto nel girone e al doppio confronto coi russi

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