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Ai ragazzi della Polisportiva Olimpia ONLUS servono gli sponsor: il loro angelo Carlo Mascia non può fare tutto da solo

Ai ragazzi della Polisportiva Olimpia ONLUS servono gli sponsor: il loro angelo Carlo Mascia non può fare tutto da solo.

Alessandro, Ottavio, Jessica, Matteo sono solo alcuni dei ragazzi con disabilità intellettive che fanno parte delle ONLUS fondate da Carlo Mascia, il loro angelo custode. Un uomo instancabile che percorre 275 km al giorno per permettere ai suoi atleti di raggiungere le palestre in cui allenarsi. Fa già tanto per loro, me se ci fossero gli sponsor si potrebbe fare di più.

Carlo Mascia è un 55enne con l’entusiasmo e l’energia di un ragazzino. Con un diploma di laurea all’ISEF e una specializzazione in psicomotricità funzionale infantile, per amore della sua prima fidanzata ha cominciato a insegnare ai bambini della scuola dell’infanzia, affiancando questa attività a quella  di animatore nei campi estivi per ragazzi. Poi un giorno la vita lo ha posto davanti a una realtà difficile: accompagnando suo padre, che aveva subito un infarto, all’AIAS si è reso conto che nella struttura erano ospitati tanti ragazzi che venivano intrattenuti con attività ripetitive, monotone. Per uno come lui, fermo sostenitore dell’efficacia terapeutica dell’attività sportiva, quella situazione era inaccettabile.

Così ha deciso di fondare una ONLUS che accogliesse  ragazzi con disabilità intellettive per aiutarli, utilizzando un metodo che con la pratica dello sport favorisce l’inclusione sociale. La prima ONLUS è stata fondata a Carbonia, poi Carlo per ottenere più facilmente risorse con cui portare avanti il suo progetto si è spostato a Cagliari. Successivamente ne ha fondata un’altra a Villaputzu. «I ragazzi percepiscono una pensione di invalidità », spiega Carlo, «che dovrebbe servire loro per pagare le spese di terapie e attività che gli consentano di acquisire autonomia e soprattutto per svolgere attività divertenti che li rendano sereni e felici». Spesso però la pensione che ricevono costituisce una fonte di sostentamento per l’intera famiglia, e la conseguenza è che i ragazzi finiscono per passare la giornata davanti alla TV, o con il cellulare come unica compagnia. Lo scopo della polisportiva Olimpia è proprio quello di sottrarre i ragazzi a un destino di solitudine e riportarli a una vita ricca, piena di emozioni e di relazioni interpersonali.  Ed è proprio questo il ruolo di Carlo: ogni giorno va a prendere i ragazzi dalle varie zone di residenza, Cagliari e hinterland, Villaputzu e li porta nelle diverse palestre dove praticano i loro allenamenti, e poi li riporta a casa.Sono 17 ragazzi, vivaci e sempre in vena di scherzare che a gruppi si allenano in ben 12 discipline diverse, dal calcio al nuoto passando per il pugilato o il bowling. Carlo percorre 275 km ogni giorno e spende circa 30 mila euro di carburante all’anno. Per sostenere queste spese vengono utilizzati i soldi delle pensioni dei ragazzi. Tuttavia gli allenamenti, la motivazione  e l’impegno profusi da Carlo hanno dato i loro frutti e ora gli atleti sono diventati forti e capaci di sostenere tornei e competizioni. «Viaggiare per le gare fornisce ai miei ragazzi importanti occasioni in cui confrontarsi con situazioni nuove» racconta l’instancabile allenatore,« gli insegna l’autonomia, la capacità di relazionarsi tra loro e con gli estranei. È molto importante che i ragazzi partecipino alle competizioni». Ma, inutile dirlo, trasferte e attrezzature hanno un costo. Carlo è abilissimo nelle pubbliche relazioni e riesce a procurarsi continue occasione per portare in giro i “suoi” ragazzi, li porta a conoscere qualunque cantante, attore e soprattutto sportivo giunga in città. Qualche giorno fa, in occasione della giornata mondiale delle persone con Sindrome di Down è riuscito a far ospitare per qualche ora i suoi ragazzi, grazie al dottor Collu , nella SPA del Thotel. Queste sono iniziative splendide, ma i ragazzi devono partecipare alle competizioni sportive perché si allenano costantemente e hanno bisogno di gratificare i loro sforzi. Per questo  servono gli sponsor: molte famiglie non possono sostenere le spese per le trasferte e gli atleti devono rinunciare. Quindi chiunque abbia la possibilità di sponsorizzare questi intraprendenti atleti, può scrivere a questo indirizzo:  carlomascia@yahoo.it «Recentemente il Banco di Sardegna ci ha donato 20 mila euro», conclude Carlo, « con cui ho comprato le divise complete e anche i trolley, in pratica me li sono vestiti di tutto punto». Basta quel “me li sono vestiti” per capire quanto Carlo consideri suoi questi fantastici ragazzi.

 

 

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