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Università: laurea honoris causa a Yung-Chi Cheng e Péter Màtyus, eccellenze della scienza mondiale

Una sala gremita ha accolto stamane, presso l’Aula Magna dell’Università di Cagliari, due eccellenze della scienza mondiale. Al Professor Yung-Chi Cheng dell’Università di Yale (USA) e al Professor Peter Matyus della Semmelweis University è stata infatti conferita la Laurea Magistrale Honoris Causa in Biologia cellulare e molecolare e Farmacia.

Ad introdurre la cerimonia il Rettore Maria Del Zompo che ha spiegato: «Abbiamo voluto fortemente questo prestigioso riconoscimento grazie ad un evidente collegamento tra il campo scientifico trattato e la città di Cagliari, in particolare con la prestigiosa tradizione farmacologica sarda». Due Lectio Magistralis che hanno coinvolto e incuriosito diversi studenti universitari presenti in sala, e che sono state in grado di attirare l’attenzione degli accademici che hanno composto la commissione.

Dopo un breve, quanto doveroso, elogio dei candidati da parte della Professoressa Anna Maria Fadda del Dipartimento di Scienze della vita e dell’ambiente, il primo a prendere la parola è stato il Professor Cheng, il quale, dopo una approfondita esposizione ha tenuto a precisare: «Trovo innumerevoli correlazioni tra la medicina sarda e quella cinese, e mi riferisco in particolare al ricorrente utilizzo di erbe curative come base per un nuovo processo di sviluppo in ambito curativo, tradizione che accomuna fortemente la vostra cultura a quella orientale», ha concluso Cheng che tra gli applausi scroscianti ha lasciato il testimone al collega ungherese Peter Matyus. Autore di oltre 200 articoli pubblicati sulle più importanti riviste scientifiche internazionali e di 25 brevetti, Matyus è un riconosciuto esperto di chimica farmaceutica nel campo delle piridazine. «Il futuro della medicina dovrà parlare in maniera pluralista – ha dichiarato – dovrà trattarsi di una ‘we medicine’, una medicina del noi in modo tale che le nuove generazioni abbiano la possibilità di riflettere su percorsi alternativi che solo la collaborazione tra medicina occidentale e tradizionale sarà in garantire».

Prima del “rompete le righe” e di lasciare spazio al concerto della UniCa Musica Ensamble, una menzione speciale per uno dei più grandi scienziati di tutti i tempi, Stephen Hawking, venuto a mancare oggi all’età di 76 anni.

Articolo di Fabio Leo.

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