Antifascisti in piazza a Cagliari: “Chiudere tutti i partiti neofascisti e rivedere la politica sull’immigrazione”
Gli antifascisti scendono in piazza a Cagliari sabato prossimo 24 febbraio con l’obiettivo di dire no al fascismo e al razzismo. Ecco tutte le rivendicazioni della manifestazione: «Chiudere i partiti che si ispirano alle stesse ideologie del partito fascista, per i
Gli antifascisti scendono in piazza a Cagliari sabato prossimo 24 febbraio con l’obiettivo di dire no al fascismo e al razzismo.
Ecco tutte le rivendicazioni della manifestazione: «Chiudere i partiti che si ispirano alle stesse ideologie del partito fascista, per i permessi di soggiorno in tempi rapidi a tutte le cittadine e i cittadini non-Unione Europea presenti in Italia, per l’apertura di canali legali per l’immigrazione per motivi di asilo e protezione, ricongiungimento familiare, studio, lavoro, per fermare la tratta delle migranti adulte e bambine, per dire basta allo sfruttamento delle lavoratrici e dei lavoratori immigrati, italiani ed europei, basta lavoro nero: contratti e assicurazioni per chi lavora, per chiudere i Centri per il Rimpatrio forzato (CPR, ex CIE) esistenti e non aprirne di nuovi e a favore della cittadinanza per le persone nate in Italia e per chi vi risiede».
«Sabato 3 febbraio a Macerata – si legge nella nota della Biblioteca autogestita Zamru che organizza l’evento – è avvenuto l’ennesimo tentativo di strage contro degli immigrati, questa volta per mano di un militante neofascista, ex candidato nelle liste della lega Nord e aderente all’organizzazione “Casa Pound”, tale Luca Traini che, uscito per strada avvolto nel tricolore, si è messo a sparare contro persone che non conosceva, scelte in base al colore della pelle, e ha ferito Mahamadou Toure, Jennifer Otioto, Gideon Azeke, Wilson Kofi. Festus Omagbon, Omar Fadera. Nei giorni precedenti la Lega e le organizzazioni neofasciste avevano vergognosamente strumentalizzato, ai fini della loro propaganda razzista, l’ennesimo femminicidio, avvenuto questa volta a Macerata. Una propaganda che niente c’entra con la lotta alla violenza contro le donne, ma che anzi è intrisa del più bieco sessimo».
«Invitiamo tutti e tutte coloro che rifiutano il fascismo e il razzismo e che lo vogliono combattere, in Italia e ovunque nel mondo, a solidarizzare e a manifestare», si legge infine.
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