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VIDEO Oggi, seconda giornata di festeggiamenti per il Capodanno cinese, a Su Siccu la parata delle Barche Drago

Seconda giornata dei festeggiamenti per il Capodanno Cinese: a Su Siccu stamattina le Barche Drago, altra importante tradizione del Sol Levante, si sono esibite per un pubblico di curiosi (meno numerosi rispetto a ieri). L’evento proseguirà all’interno dell’Hostel Marina con un convegno sulla cultura cinese e workshop di cucina sarda e cinese con degustazioni. Nel pomeriggio altre esibizioni in piazza San Sepolcro.

La storia della festa delle Barche Drago. In realtà la festa delle Barche Drago non è legata a quella del Capodanno, ma l’obiettivo dell’evento è quello di diffondere la cultura cinese. Come ha spiegato Chiara Sini presidente dell’associazione La Cina più Vicina: «Ho voluto cogliere l’occasione per mostrare un altro aspetto affascinante della cultura cinese, anche se la festa delle barche Drago si festeggia il quinto giorno del quinto mese del calendario cinese». Questa ricorrenza ha origini antiche, si dice che sia nata per commemorare il poeta patriottico Qu Yuan, vissuto tra il terzo e il secondo secolo a. C., il quale avendo saputo che la sua amata patria aveva perso la guerra perdendo anche la propria indipendenza, decise di togliersi la vita gettandosi nel fiume Miluo.

Gli abitanti del luogo si precipitarono con le loro strette e lunghe canoe chiamate appunto Barche Drago, remando veloci per cercare invano di salvarlo. Per impedire che i pesci divorassero il suo corpo venne gettata nelle acque del fiume una grande quantità di cibo. Per questo durante la festa del Doppio cinque si disputano regate delle tipiche imbarcazioni e si consumano degli involtini di riso chiamati zongzi, che simboleggiano il cibo gettato ai pesci.

Stamattina le barche hanno presentato una piccola dimostrazione delle regate che si svolgono in Cina per la festa del Doppio Cinque, a remare i Dragonauti della Lega Navale di Cagliari, allenati da Alessandra Cugurullo, che dopo aver concluso l’esibizione hanno ospitato in barca chi desiderava provare l’emozione di salire a bordo. La partecipazione all’evento organizzato dall’associazione Cina più vicina, l’associazione della Sardegna per l’Amicizia e la cultura Cinese e il Consorzio Centro storico, con il contributo dell’assessorato regionale al turismo e commercio e il patrocinio del Comune di Cagliari ha superato ogni più rosea aspettativa.

Dopo il pienone al quartiere della Marina ieri sera, gli organizzatori esprimono grande soddisfazione: «Ci aspettavamo molte persone, ma certo non un pubblico così vasto», afferma Gianluca Mureddu, presidente del Consorzio Centro Storico,«dobbiamo ringraziare la Polizia Municipale perché nonostante ci fosse molta gente, tutto si è svolto senza problemi, un ringraziamento particolare va anche alla Regione Sardegna per il sostegno che ci ha offerto». Il programma prevedeva a fine serata anche la degustazione di cibi tipici cinesi come gli involtini primavera o i ravioli al vapore accanto agli gnocchi di ricotta.«Fortunatamente nonostante il grande afflusso, il cibo per le degustazioni è stato sufficiente», prosegue ironico Mureddu,«abbiamo finito la birra e ci siamo dovuti accontentare del Cannonau..». La manifestazione prosegue all’ora di pranzo allo Hostel Marina con un convegno e workshop di cucina sarda e cinese e degustazione e in serata si concluderà con l’esibizione dei Draghi Leone in piazza San Sepolcro. (Dalila)

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