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“VistaMusic”, Armeria dei Brigranti: “Il divertirsi e far divertire non è cialtroneria. Esiste anche il bello, la leggerezza e il positivo…”

Per la nostra consueta rubrica musicale, targata “VistaMusic”, abbiamo intervistato l’Armeria dei Briganti. Un nome del tutto particolare nato per caso da un simpatico gioco di parole. 7 componenti dal prezioso trascorso musicale:  Renzo Cugis (voce e chitarra), Samuele Dessì (chitarra e voce), Andrea Murru (chitarra, mandolino e voce), Stefano Piras (chitarra, ukulele e voce), Andrea Lai (contrabbasso e voce), Diego Deiana (violino e fisarmonica), Mario Marino (batteria).

Armeria dei Briganti: come nasce il nome della vostra band?

Nel nostro primissimo repertorio c’era una canzone (presa in prestito da un nostro amico) che si intitola L’osteria del Brigante e per questo avevamo pensato di chiamarci i Briganti, ma non eravamo convinti: nome corto e sicuramente già usato. Abbiamo iniziato a giocare con le parole partendo dalle attività familiari del primo nucleo di componenti e l’armeria ha vinto contro il tabacchino e l’officina.

Quando avete capito che la musica sarebbe stata la vostra compagna di viaggio per la vita?

Siamo in sette e ognuno ha un suo trascorso musicale… se rispondessimo tutti verrebbe un romanzo. Ti possiamo però dire che nelle rare volte in cui ci siamo concessi sdolcinate confessioni, abbiamo scoperto che per tutti e sette è L’Armeria stessa ad essersi rivelata una straordinaria compagna di viaggio e di vita.

Quanto è complicato affermarsi nella realtà musicale Cagliaritana/sarda e perché?

Affermarsi o meno non sapremmo dirti quanto sia facile o difficile e non sappiamo neppure se qualcuno ci possa considerare tali e, senza davvero voler essere presuntuosi, la cosa non ci interessa particolarmente. Ci fa piacere vedere ai nostri concerti persone che ci seguono abitualmente ma siamo affamati di pubblico nuovo. Sentirsi dire dopo i concerti “oh… io non vi conoscevo” non è una cosa brutta come sembra.

Ci fate il nome di una band alla quale vi ispirate, o che comunque ricalca, anche solamente in parte, il vostro modo di fare musica?

Un artista francese che si chiama Stephane Sanseverino ci ha ispirato moltissimo durante il primo tratto di strada del nostro percorso. Poi abbiamo trovato il nostro passo e abbiamo intrapreso altri sentieri, spesso seguendo le orme di altri, ma sono troppi per poterli citare. Non è da escludere che ci possano citare loro… per plagio.

In passato vi siete definiti “Una band che scherza… molto seriamente”: potete spiegare meglio questo vostro pensiero?

Scherzare molto seriamente significa non prendersi troppo sul serio su quel che si fa… facendolo bene. Significa avere rispetto per il pubblico e lavorare di fino per offrire a chi viene ad ascoltarti un prodotto ben confezionato. Il divertirsi e far divertire non è cialtroneria. L’improvvisazione è una cosa che ricorre spesso nei nostri concerti, e non ci facciamo mancare di certo neppure errori e stecche, ma dietro c’è comunque un lavoro molto preciso.

Nei vostri pezzi, a mio avviso, traspare sempre un costante inno all’ottimismo. È una mia sensazione, o la positività è un vostro cavallo di battaglia?

In realtà più che positivi ci consideriamo non negativi. Il fatto è che non sentiamo la continua urgenza di raccontare solo il lato oscuro e grave delle cose. Esiste anche il bello, la leggerezza e il positivo. In realtà ci piace narrare delle storie magari guardandole da angolazioni inusuali; a volte tristi a volte allegre e a volte medie. Un po’ come si fa nelle chiacchierate dopo cena tra amici. Solo che noi lo facciamo con la colonna sonora.

Infine, quali sono i vostri progetti per il futuro? Quando il prossimo concerto a Cagliari?

Stiamo lavorando su brani nuovi ma è ancora presto per dire quando e come usciranno. La primavera sarà un cantiere a pieno regime. Ci stiamo preparando per la stagione estiva… possiamo solo anticiparti che in costume da bagno saremo bellissimi. Per quanto riguarda i live arriveranno. Speriamo.

 

Video Armeria dei Briganti (“Quando ti sei sposata”)

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