“Testimonianze storiche per non dimenticare”, all’Archivio di Stato mostra sulla persecuzione degli ebrei in Sardegna (FOTO)
Preservare e tramandare la memoria storica dei tragici eventi dello sterminio e persecuzione degli ebrei, dei deportati militari e politici nei campi nazisti. In occasione della celebrazione della Giornata della Memoria, che ricorda la liberazione dei prigionieri dai campi di
Preservare e tramandare la memoria storica dei tragici eventi dello sterminio e persecuzione degli ebrei, dei deportati militari e politici nei campi nazisti. In occasione della celebrazione della Giornata della Memoria, che ricorda la liberazione dei prigionieri dai campi di concentramento avvenuta nel 1945 ad opera dell’Armata Rossa, è stata inaugurata stamane, presso l’Archivio di Stato, la mostra documentaria dal titolo “Testimonianze storiche per non dimenticare”, allestita dalla Prefettura e dall’Archivio di Stato con la collaborazione del Comune di Cagliari.
La mostra è ricca di documenti originali del regime fascista che testimoniano la persecuzione degli ebrei in Sardegna in seguito alla promulgazione delle leggi razziali; ordinanze, manifesti in difesa della “razza”, ordini di allontanamento dal lavoro di oppositori politici, cittadini ebrei e tutti coloro che non erano “conformi” all’idea di “italianità” di Mussolini.
«Testimonianze tragiche di persecuzioni e negazione dei diritti fondamentali dell’essere umano – ricorda la curatrice della mostra – Il razzismo del fascismo si manifestava anche nelle stesse colonie italiane contro le popolazioni locali, considerate inferiori e perciò non degne di rispetto». Il Prefetto di Cagliari Tiziana Costantino ha letto il famoso capitolo del libro di Primo Levi “Se questo è un uomo” e ha ricordato il recente conferimento da parte del Presidente della Repubblica del titolo di senatore a vita a Liliana Segre, cittadina ebrea sopravvissuta ai campi di concentramento di Auschwitz, che ha ripercorso quel periodo tragico della sua vita con queste parole: «Vivevamo immersi nella zona grigia dell’indifferenza, l’ho sofferta, ho visto quelli che si voltavano dall’altra parte; anche oggi ci sono coloro che preferiscono non guardare. Più di 6000 ebrei furono deportati, siamo tornati in 363». La Prefetta ha ribadito l’importanza di non dimenticare: «Chi perde la memoria perde la propria identità e perde anche il presente e il futuro».
Alla cerimonia sono intervenuti anche il Presidente della Regione Francesco Pigliaru e il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, che si sono rivolti agli studenti del Liceo Michelangelo presenti tra il pubblico, invitandoli a respingere il razzismo contro il “diverso” e l’indifferenza a episodi che purtroppo capitano sempre più spesso. Al termine degli interventi, il Prefetto Tiziana Costantino ha consegnato la medaglia d’onore, concessa dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a Cataldo Semeraro, deportato in un campo di concentramento dal ’43 al ’45. La medaglia è stata ritirata dal figlio. La mostra può essere visitata da oggi fino al 17 marzo, tutti i giorni ad eccezione dei giorni festivi.
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