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Spara a un 19enne alla gamba dopo una lite in piazza Matteotti: arrestato un 40enne

È stato identificato e arrestato dai carabinieri l’uomo che ieri intorno alle 22 ha sparato a una gamba a un 19enne del Gambia davanti alla fermata del bus di via Roma. Si tratta di Alessio Cocco, 40enne sardo. I militari lo hanno arrestato intorno alle 15. 

Cocco è un disoccupato, pregiudicato, già arrestato per un tentato omicidio del 2008 e senza fissa dimora. Accusato di lesioni aggravate alla persona e detenzione illegale di arma da sparo, è stato trasferito a Uta. 

Una rissa in piazza Matteotti e poi una lite qualche minuto dopo in via Roma, in pieno centro, davanti alla fermata del bus, culminata con una pistolettata e il ferimento del giovane. È accaduto ieri notte in pieno centro a Cagliari. Il 19enne del Gambia è stato ricoverato all’ospedale Marino.

L’episodio è avvenuto intorno alle 22, anche se avrebbe avuto origine qualche minuto prima. Alle forze dell’ordine, infatti, è stata segnalata prima una rissa in piazza Matteotti, vicino alla stazione dei pullman e pochi minuti dopo il ferimento. Prima gli insulti e poi si sarebbe passati alle mani.

Il 19enne si sarebbe poi spostato in via Roma alla fermata dell’autobus all’angolo di via Carlo Felice dove è stato raggiunto da un uomo di carnagione chiara, lo stesso che aveva preso parte alla rissa qualche minuto prima. I due avrebbero ripreso a discutere e improvvisamente il rivale ha estratto dalla tasca una pistola di piccolo calibro, esplodendo un colpo. Il proiettile ha colpito al polpaccio il giovane che ha iniziato a urlare, in cerca d’aiuto. A quel punto il feritore è fuggito a piedi dalla zona. Il giovane è stato subito avvicinato da alcuni amici, che avrebbero anche tentato di inseguire l’aggressore. Sul posto sono arrivati i carabinieri e un’ambulanza del 118. Il 19enne è stato trasportato in ospedale mentre i militari dell’Arma si si sono messi alla ricerca dell’uomo che aveva sparato, poi identificato e arrestato oggi. Il ferito è già stato dimesso ieri con 30 giorni di prognosi.

Il ferito è noto alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio e spaccio. I militari mantengono il massimo riserbo sulla sua identità.

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