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L’assassino della prostituta uccisa a Modena è un sardo: l’ha prima uccisa e poi buttata sotto a un treno

Foto da La Gazzetta di Modena

I sospetti di un delitto camuffato, da suicidio o incidente sui binari, sono diventati certezza con gli esami dell’autopsia sul cadavere di Arietta Mata, la giovane prostituta di 24 anni trovata morta sui binari domenica mattina. Ad uccidere la ragazza, come riportato dalla Gazzetta di Modena, non è stato un treno, ma un uomo che la giovane conosceva e con la quale si era appartata, forse a pochi passi da quei binari dove all’indomani è stata ritrovata morta.

La svolta nella giornata di giovedì quando gli uomini della Mobile hanno incrociato il lavoro investigativo dei giorni precedenti con i referti dell’autopsia. Si è così arrivati ad individuare l’uomo sospettato di essere l’omicida. Il sostituto procuratore ha emesso il provvedimento di fermo per omicidio volontario aggravato dalla rapina. Si tratta di un cinquantenne, di origini sarde, impiegato come magazziniere di Osilo (Sassari) residente a Montale. Avrebbe precedenti specifici per omicidio, per il quale aveva scontato 23 anni, e rapina. La vittima che gli era costato il carcere era un’anziana uccisa ad Olbia.

E il movente non sarebbe passionale ma economico. All’origine di tutto la rapina della giovane. Dopo essersi appartati l’uomo avrebbe rapinato la donna, la quale si è strenuamente opposta e la situazione è degenerata nell’omicidio. Infatti la donna è stata trovata priva della borsetta e del cellulare, dove pare avesse una discreta quantità di denaro. L’omicidio è avvenuto fuori dall’auto, probabilmente la vittima è stata strangolata, una volta uccisa la giovane, l’uomo si è trovato nella necessità di decidere come sbarazzarsi del cadavere. Pare abbia vagato con la giovane morta in auto fino ad arrivare alla “soluzione” di simulare un incidente ferroviario. L’autopsia ha confermato che la donna era già morta quanto è stata investita dal treno.

All’uomo gli uomini della squadra mobile sono arrivati grazie ai riscontri telefonici che hanno segnalato la presenza dell’uomo nella zona in cui quella sera la donna si prostituiva, oltre ad alcune testimonianze di colleghe della giovane. Il presunto assassino è proprietario di un modello particolare di auto che ha facilitato il lavoro degli investigatori. Ulteriori elementi sono arrivati da alcune telecamere nella zona in cui si è mosso nella notte tra sabato 20 e domenica 21 gennaio.

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