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Impiccati a Gonnosfanadiga: la tragica fine di due cani

Barbaramente uccisi impiccati con un filo di nylon: ecco come hanno trovato la morte due cani a Gonnosfanadiga. Degli animali, di proprietà di Andrea Tiddia, cacciatore, si erano perse le tracce lo scorso 21 gennaio. Ieri la macabra scoperta.

Ecco l’accorato post dell’amico di Andrea Tiddia su Facebook, Salvo Meloni, ex amministratore del comune isolano: “Questo è quello che rimane di due cani, bellissimi e bravissimi segugi istriani, comprati con sudore e sacrificio, del caro amico e battitore Andrea Tiddia al quale sabato gli sono scappati di casa per ronzare nelle campagne di Gonnosfanadiga mentre li preparava per andare a caccia con me, la mattina dopo.

I cani sono spariti nel nulla e non è stato possibile recuperarli nemmeno il giorno di lunedì perché introvabili. Si sospettava il peggio e infatti è stato così. I cani erano ignari del fatto che un caro bastardo dai natali incerti, ha avuto la brillante idea di appenderli con una rustica fune di nylon a un albero per farli morire impiccati. Posto che un atto del genere va punito nei modi dovuti, considerato che il maltrattamento degli animali e l’uccisione di un cane costituisce un grave reato rientrante nelle azioni delittuose con sanzioni penali gravi e pesanti, invito tutti i lettori affinché si possa risalire all’autore del misero fatto per essere punito come si spetta e messo alla gogna all’isolamento e al disprezzo sociale per tutta la vita.

Chi va a caccia e ha cani sa cosa vuol dire un tale atto e sa quanto dolore può comportare trovare una tale sorpresa. Lo si evince anche dai singhiozzi e dal pianto di Andrea mentre riprende i suoi poveri cani, senza vita buttati sull’erba…appena ha scoperto la triste sorpresa. In una società civile come la nostra, nel terzo millennio non è pensabile non è accettabile che accadono ancora episodi di questo tipo, risalenti ai periodi dell’età della pietra…

Affinché si sensibilizzi e si scoraggino azioni terribili di questo tipo, vi chiedo di condividere e divulgare affinché si abbiano notizie in merito e far sapere all’autore del terribile gesto che ora la caccia è ALL’UOMO. Sarà scovato e punito in termini di legge. E IO SONO IN PRIMA FILA! Credo nella giustizia e nelle forze dell’ordine….Invito e sensibilizzo anche l’Amministrazione Comunale nella persona del Sindaco: Fausto Orrù”.

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