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Fenici e sardi popoli amici: a dirlo è uno studio sul Dna dell’Università di Sassari

Un bassorilievo di una nave fenicia

Un bassorilievo di una nave fenicia

Stando a quello che dice il Dna i fenici, uno dei primi popoli stranieri che si insediò in Sardegna, erano un popolo inclusivo, multiculturale e che si era integrato al meglio nell’isola.

Secondo un recente studio svolto su 14 frammenti di Dna mitocondriale ritrovati sia in Libano che in Sardegna risalenti al 700-400 a.C. e pubblicato sulla rivista scientifica “Plus One”, i due popoli si sarebbero profondamente mescolati, segno che la convivenza non fu sicuramente sgradita, anzi.

Collana fenicia in pasta vitrea, museo archeologico di Cagliari

Studiando il Dna mitocondriale ereditato solo per via materna i ricercatori del gruppo internazionale (coordinato da E. Matisoo-Smith, dell’università di Otago in Nuova Zelanda, e da Pierre Zalloua, dell’Università americana del Libano) tra cui alcuni dell’Università di Sassari, hanno scoperto che furono molti gli spostamenti della popolazione femminile da e per la Sardegna. Un dato che racconta non di un popolo conquistatore e colonizzatore, ma più di una civiltà di mercanti ed esploratori che quando si muovevano lo facevano in gruppi di uomini e donne e sicuramente non con intenti squisitamente bellici. 

 

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