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Casa-albergo via Tiepolo, la replica della cooperativa: “Nessuno sfratto, ma si rispetti il regolamento”

La casa albergo di via Tiepolo.

«Cerchiamo insieme delle soluzioni». La cooperativa sociale “L’immacolata”,  che gestisce la casa albergo comunale di via Tiepolo, a Mulinu Becciu, risponde così alle proteste delle sei famiglie con animali che hanno espresso preoccupazione circa il proseguo della loro permanenza nella struttura. Il 4 gennaio, infatti, è stato affisso un avviso nel quale gli viene chiesto agli inquilini di trovare una sistemazione alternativa per i loro animali. Questo, dopo il sopralluogo della Asl e dei vigili urbani che hanno riscontrato quelle che definiscono “carenze igienico-sanitarie” all’interno delle stanze -appartamento dello stabile.

«Non abbiamo intimato nessuno sfratto – chiarisce il presidente della Cooperativa, Fausto Utzeri – Nel cartello si chiede semplicemente di rispettare il regolamento sottoscritto dagli stessi inquilini prima dell’ingresso nello stabile, ossia di non portare animali di grossa taglia in stanze grandi appena 18-20 metri quadri. Non abbiamo nulla contro cani e gatti, li amiamo anche noi, ma è impensabile farli stare in uno spazio così ristretto». La palazzina è abitata da 36 famiglie, per un totale di 74 persone. «Abbiamo ricevuto lamentele da parte di 30 famiglie per il comportamento poco consono dei 6 nuclei famigliari che possiedono animali e che hanno poca cura dell’igiene del palazzo e degli ambienti circostanti. Spesso abbiamo dovuto pulire urina di cane davanti agli ingressi delle case di alcune persone. Ciò, ovviamente, non è colpa dell’animale».

Il regolamento è in vigore dal 2001, approvato dall’allora Consiglio comunale. «L’assessorato competente in questa materia ha cercato di venire incontro a queste persone – continua Utzeri – concedendo un anno di tempo per trovare una sistemazione alternativa per i loro animali. La nostra non è una minaccia di sfratto, anzi, diamo ancora tempo agli inquilini interessati dal provvedimento di adeguarsi alle regole, anche per rispetto nei confronti non solo degli amici a quattro zampe, ma della maggioranza delle persone che vi abitano. Vorremmo, però, che loro cominciassero ad osservare il regolamento».  Il presidente della cooperativa propone una soluzione che potrebbe accontentare tutti: «La creazione di uno spazio per cani, protetto, all’esterno del palazzo».

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