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300 insegnanti oggi in piazza a Cagliari: “Riaprite le graduatorie”

Cobas scuola sardegna (Foto di repertorio)

300 insegnanti di scuola primaria e dell’infanzia sono scesi oggi in piazza a Cagliari per protestare contro la sentenza del Consiglio di Stato che rischia di farli rimanere senza ruolo e senza il posto di lavoro nelle graduatorie a distanza. Lo sciopero, indetto da Cobas, Anief e altre otto sigle sindacali, chiede la riapertura immediate delle graduatorie.

Un sit-in è stato organizzato in piazza Galilei, davanti alla sede dell’Ufficio scolastico regionale. Tanti gli striscioni e i manifesti e tante anche le magliette nere a simboleggiare il lutto della loro situazione. Una piccola delegazione di insegnanti ha partecipato invece alla manifestazione nazionale in corso a Roma. 

Quello che serve – ha detto durante il comizio in piazza il segretario regionale dell’Anief  Gianmauro Nonnis – è una soluzione politica. Non è possibile mantenere questa situazione: a scuola, in queste condizioni, ci sarà il caos». «Basterebbe un semplice decreto per risolvere la situazione che, se non sanata, oltre a licenziare migliaia di insegnanti, rischia di paralizzare la scuola dell’infanzia e primaria» si legge in un volantino distribuito in piazza. 

La protesta nasce a seguito della sentenza del Consiglio di Stato che ha dichiarato il diploma magistrale come titolo  non abilitante all’insegnamento nella scuola Primaria e dell’Infanzia.  Questa sentenza rischia infatti di mandare a casa circa 50 mila maestri della materna e della primaria inseriti a suo tempo nelle graduatorie ad esaurimento, alcuni dei quali hanno anche avuto una cattedra definitiva e che ora rischiano la “retrocessione” nelle graduatorie di seconda o terza fascia.

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