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Viale Europa tra passato e presente: la storia di un luogo “sacro” per i cagliaritani di tante generazioni

«Sigaretta in viale e poi si torna a casa?», «Eya dai, ci sta». Quanti cagliaritani avranno pronunciato o sentito pronunciare questa frase. L’orario, di solito, varia tra mezzanotte e le due del mattino e, come in tanti altri frangenti, la sigaretta è soltanto un pretesto per allungare la serata e fare altre quattro chiacchiere tra amici.

Ne ha sentite tante negli anni, il nostro meraviglioso viale Europa, di chiacchiere. Un viale non proprio come gli altri: non una semplice via, non una comune piazza. È per antonomasia il fiore all’occhiello del cagliaritano Doc, colui che ci porta non appena atterrato il cugino che vive in “continente”, oppure colui che per la prima uscita con una ragazza sceglie di andare in “viale” per rendere più romantico il tutto. E come dargli torto, al romanticone di turno: una vista che chiamarla mozzafiato forse non renderebbe l’idea. Una panoramica di tutto il magico Poetto, una sfilza di luci delle città tutte vicine tra loro, l’imparagonabile sensazione di avere tutta Cagliari ai propri piedi. 

I turisti quando per la prima volta salgono nel viale più famoso di Cagliari rimangono ammaliati dalla maestosa bellezza che gli si pone davanti. Il bus turistico all’aperto ogni giorno porta centinaia di visitatori alla scoperta dei panorami più belli della città, e viale Europa è una meta fissa. Perché fa innamorare tutti di sè. Non a caso anche Pietro Grassi, presidente del Senato, durante la sua visita alla città di Cagliari è stato subito traghettato a godere di questo splendido scenario.

Oggi viale Europa ha una storia ben diversa rispetto al suo passato. Era territorio di natura e animali selvatici, abitata da volpini (in sardo Urpinusu) nome poi assegnato al famoso parco sottostante. La famiglia dei Sanjust di Teulada, proprietaria del parco e dell’annesso viale, optò verso la fine dell’800 per una riqualificazione del territorio, piantando diversi pini d’Aleppo. Durante la dittatura fascista, il parco venne acquistato dal comune di Cagliari, rendendolo così il primo parco urbano della città. La proprietà del colle da parte del comune era però parziale, tanto che l’esercito Italiano ne usufruì per diversi anni, creando una base militare che collegava, tramite delle condotte, il colle con l’aeroporto e il porto della città.

Negli anni ’80 il comune compì finalmente una grande riqualificazione del parco e del suo circondario, con opere di rimboschimento, seguite poi dalla chiusura dell’area con delle recinzioni. Nel 1984, nel rettilineo che si trova tra la salita e la discesa del viale Europa (secondo il senso di marcia attuale) fu installata la statua di San Francesco d’Assisi, che è attualmente un monumento molto vistato da turisti e fotografi. Davanti alla statua, un meraviglioso panorama con lo stagno di Molentargius rende il monumento ancor più affascinante.

Ma cosa è diventato oggi viale Europa? Viale Europa è meta di tantissimi giovani che desiderano passare un momento di relax per poter fare quattro chiacchiere lontani dai frastuoni della città. L’altezza del colle rende il tutto molto agevole, visto anche lo scarso traffico di vetture. La notte di Natale e anche Capodanno, è buona usanza ritrovarsi tutti quanti in cima al colle, per scambiarsi gli auguri, il tutto condito da birre e spumante. Si trova anche un chiosco in perfetto stile “caddozzone”, che permette ai visitatori di rifocillarsi, gustando un tipico panino accompagnato dall’immancabile birra.
Oggi sono tanti gli atleti che scelgono il viale Europa per coltivare l’hobby del jogging. Il percorso fatto di salite, curve e discese permette di poter svolgere un allenamento decisamente alternativo. Anche le società sportive, verso la fine dell’estate, preparano le proprie squadre sul viale più famoso di Cagliari. Addirittura le pause pranzo di alcuni operai o di semplici impiegati d’ufficio, vengono passate in una zona d’ombra del colle, perfetta per riposare e tornare successivamente a lavoro.

Quello che anni fa era viale Europa è sicuramente mutato: un tempo era preso d’assedio dalle coppiette, che usufruivano della privacy del luogo per poter scambiare tenerezze lontani da occhi indiscreti. Era una sorta di rituale, dove ognuno aveva il suo parcheggio sistematico o il suo angolo segreto. La piazzetta sulla sinistra alla fine del salitone era di solito il posto più ambito, dove purtroppo anche i “guardoni”, incuriositi dagli scambi di tenerezze delle coppiette, giocavano il proprio ruolo.

Ciò che sicuramente sappiamo di viale Europa, è che mai ha perso il suo incantevole fascino. Un panorama decisamente difficile da trovare in altri luoghi, una magia che tutti i cagliaritani e non, conoscono molto bene. Anche per queste festività viale Europa tornerà a recitare un ruolo da protagonista nei festeggiamenti dei giovani cagliaritani. E allora, per l’ennesimo anno, tanti auguri di Buon Anno anche a te, caro vecchio viale Europa!

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