È la domanda più temuta dell’anno, eppure arriva un giorno di fine novembre o inizio dicembre in cui, improvvisamente, un amico si volta verso di noi e ci chiede: «E tu cosa fai a Capodanno?». Da quel momento in poi si innesca in noi uno stato misto di ansia e preoccupazione che sfocia nella spasmodica ricerca di qualcosa da fare.

Noi di Vistanet, per evitarvi il classico “pacco di Capodanno” e essendo ben consapevoli che per divertirsi e stare bene non serve spendere una fortuna vi proponiamo i 5 migliori eventi – quasi tutti gratuiti o comunque economici – previsti per l’ultimo dell’anno in Sardegna.

Cagliari, Piazza Yenne – Concerto di Malika Ayane (Gratuito)

Anche quest’anno nel capoluogo la fine dell’anno si festeggia con le iniziative diffuse. Quattro piazze della città ospiteranno diversi generi musicali. Dallo swing alla musica anni ’60, al pop sino al grande e atteso concerto in piazza Yenne di Malika Ayane, la famosa cantautrice italiana. 

Cagliari, Padiglione E della Fiera della Sardegna – Cityfest con Coez, Moses Concas, Enzo Ingrosso e Diablo (biglietti da 24 euro)

Quest’anno, oltre al tradizionale capodanno diffuso, Cagliari offre una bellissima alternativa: Cityfest, dopo il grande successo del 1 maggio 2016, in collaborazione con Pielle, società organizzatrice in passato di Mondo Ichnusa, ha messo in piedi un vero e proprio festival musicale che farà divertire migliaia di persone fino a tarda notte. Ospite principale l’acclamatissimo rapper Coez che sarà affiancato da Moses Concas, Enzo Ingrosso e tanti altri artisti. A presentare l’evento sarà Diablo, frontman dei Sikitikis. 

Coez – Capodanno Cityfest alla Fiera di Cagliari

Alghero, Cap d’Any al Porto – Concerto di Samuel e Ofenbach (Gratuito)

Come da tradizione il “Cap d’Any” di Alghero si arricchisce con la musica di un superospite italiano, il cantante dei Subsonica e solista Samuel. Insieme a lui suonerà il gruppo francese “Ofenbach”, acclamatissimi nel paese d’Oltralpe. Per concludere, subito dopo la mezzanotte, il consueto spettacolo dei fuochi d’artificio davanti ai Bastioni.

Olbia, Molo Benedetto Brin – Concerto di J-Ax (Gratuito)

Il rapper milanese, questa volta senza Fedez, infiammerà il capodanno gallurese con un concerto totalmente gratuito che richiamerà migliaia di persone da tutta l’isola. Ad accompagnare lo show dello storico frontman degli Articolo 31 uno spettacolo di luci davanti alle acque del porto. 

Il concerto del duo J-Ax Fedez, ieri a La Maddalena (foto dal profilo Facebook di Fedez)

Sassari, piazza d’Italia – Concerto di Piero Pelù feat Bandidos

Sarà il celebre rocker fiorentino ad animare la notte sassarese con un concerto gratuito in piazza d’Italia insieme ai Bandidos, con cui da anni collabora. Appuntamento poco dopo la mezzanotte per proseguire fino a tarda notte.

Castelsardo, piazza Nuova – Concerto gratuito di Elio e le Storie Tese

Appuntamento storico a Castelsardo dove si esibiranno, poco dopo la mezzanotte, Elio e le Storie Tese. Un concerto che sa di addio alla Sardegna, visto che la celebre band milanese ha annunciato lo scioglimento poco dopo l’esibizione al prossimo Festival di Sanremo. Il nome della band è stato annunciato all’ultimo dal Comune di Castelsardo, dove comunque si attende un bagno di folla.

Oristano, Piazza Roma/Piazza Eleonora/Piazzetta Corrias – Concerti nelle tre piazze e Ichnusa Fest (Gratuito)

Anche la città giudicale si animerà fino a tarda notte con concerti nelle tra principali piazze del centro, con alcune delle migliori tribute band isolane. Piazza Roma e Piazza Eleonora, gli scenari designati per i concerti, mentre in piazzetta Corrias si ballerà fino a tarda notte a partire dalle 23.

Lo sapevate? A Cagliari, sotto Piazza D’Armi, in una grotta, si nasconde il lago di “Su Stiddiu”.

Su Stiddiu (Foto di Angelo Pili del gruppo speleologico ALOE FELICE)

È capitato tante volte di sentir parlare di reperti archeologici, risalenti all’epoca romana o addirittura più antichi, ma pochi sanno che sotto piazza D’Armi a Cagliari si trova un lago sotterraneo, giusto qualche metro sotto i nostri piedi.

Ebbene sì, probabilmente conosciuto da tanti ma non visitato da tutti, il bacino d’acqua si trova esattamente sotto la piazza, nella Grotta de Su Stiddiu, “della goccia”, chiamata così per via del fenomeno di stillicidio ancora in corso.

Situata a meno dieci metri di profondità ed estesa fin sotto il carcere di Buoncammino è una grotta artificiale appartenente anch’essa alle segrete di Cagliari, fra camere e cunicoli scavati sotto il lastricato della città. Le grotte, risalenti al periodo fenicio-punico e riutilizzate in seguito anche durante il Medioevo, venivano utilizzate per estrarre minerali e pietre calcaree, necessari per la costruzione di case, edifici e mura difensive.

Successivamente i cunicoli sono serviti a convogliare le acque della rete idrica cittadina in una grande vasca di contenimento creando così il lago sotterraneo, che con la sua limpidezza, sembra quasi finto. Uno specchio d’acqua cristallina nel quale si riflettono le bianche pareti rocciose della grotta, che ha reso speleologi e visitatori spettatori di uno scenario incredibile, lontano dalla frenesia della città.

Oggi il livello dell’acqua è diminuito notevolmente, da quasi quattro metri di profondità a un metro e mezzo nel presente, portando alla luce nuovi ambienti utilizzati nei modi più svariati, prima come cava di estrazione mineraria, poi come deposito della fabbrica di birra “Ferrero-Barisonzo”, proprio come una sorta di frigorifero industriale. Poi, circa ottant’anni dopo, cambiando ancora destinazione, diventò un rifugio antiaereo durante i bombardamenti del 1943, quando il Genio Civile incluse la grotta di “Su Stiddiu”, nella lunga lista di tunnel e cunicoli adibiti a riparo.

L’unica entrata attualmente accessibile è quella di viale San Vincenzo, tramite una piccola porta di ferro comunicante con quello che è un paesaggio insolito, basti pensare che, camminando all’interno della grotta, a pochi metri dalla propria testa, è posto uno dei punti nevralgici più importanti del traffico automobilistico cittadino.

L’interno, visitabile solo con la presenza di speleologi e esperti durante visite organizzate, presenta non solo il lago, ma ambienti enormi con un età storica risalente addirittura a 2500 anni fa, che col tempo sono stati in parte modificati artificialmente, come quando insieme alle altre grotte sotto Piazza D’armi, quella de Su Stiddiu venne tenuta sotto osservazione per il timore che i detenuti di Buoncammino, potessero evadere dal carcere, posto esattamente a pochi passi dalla grotta. Per questo alcuni accessi ai cunicoli vennero in parte chiusi con grate di ferro o murati.