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Lo sapevate? Conoscete la leggenda del fantasma del Lazzaretto? C’è chi dice di aver registrato la sua voce

Il fantasma del Lazzaretto esiste veramente? Qualcuno ha registrato la sua voce, altri possono testimoniare la sua presenza.

Un articolo sulla leggenda del fantasma del bambino del Lazzaretto aveva suscitato grande interesse nei nostri lettori e ha aperto una discussione tra scettici e assertori convinti dell’esistenza dei fantasmi. Abbiamo deciso di approfondire l’argomento cercando di capire se si tratta di una leggenda metropolitana o se c’è qualcosa di più di un semplice “si dice”.

Morgan Cera della cooperativa Sant’Elia che dal 2000 gestisce le attività del Lazzaretto ha vissuto in prima persona un episodio emblematico. Nel 2001 al piano superiore era stata allestita la mostra Manconi Passino che includeva anche dei manichini che indossavano costumi sardi. Più di una volta il personale aveva trovato la testa di un manichino per terra. La testa veniva rimontata e puntualmente il giorno dopo veniva trovata sul pavimento, la notizia di questo fenomeno si sparse tanto che ne parlò anche un’emittente locale. Il clamore fu tale che il Lazzaretto si riempì di visitatori. Molti la videro come una trovata pubblicitaria, ma per alcuni operatori della struttura questo clamore era fonte di preoccupazione perché sapevano della veridicità del fenomeno. «Il mio collega credeva fermamente nell’esistenza del fantasma e non aveva gradito la presenza delle telecamere», ricorda Morgan, «temeva che potessero infastidirlo. C’eravamo solo noi due. Erano circa le 22, le stanze erano tutte al buio. Eravamo seduti sui gradini davanti a questa sala», l’operatore indica una vasta sala dotata di 15 faretti, azionati da numerosi interruttori. Spiega che cercava di tranquillizzare l’amico facendogli notare che se il fantasma fosse stato infastidito avrebbe sicuramente trovato il modo di comunicarlo. «Non faccio in tempo a concludere la frase», prosegue Morgan ancora scosso dopo tanti anni, «che improvvisamente tutti i faretti si accendono contemporaneamente e illuminano a giorno la sala».

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 Fantasma Lazzaretto 6  

Inutile raccontare il grande spavento, la scelta di rimanere all’esterno dell’edificio e di chiudersi dentro l’auto per quella notte. C’è una zona del Lazzaretto in particolare, il nucleo più antico dell’edificio, che sembra ospitare queste anime. Un gruppo di appassionati di questi fenomeni, I G.I.P.S.I. Files Ghost Hunters in quelle stanze che ora ospitano l’Accademia D’Arte Santa Caterina, hanno provato a rilevare la presenza del fantasma con un Ovilus IV, uno strumento che converte in voci reali i suoni emessi da queste presenze. Nel video che vi mostriamo sono riusciti a filmare il momento in cui si può sentire la voce del bambino.

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