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Il Festival di Scirarindi chiama, Cagliari risponde: grande successo per la kermesse del buon vivere

Festival Scirarindi

Il Festival di Scirarindi chiama, Cagliari risponde. Grande successo per la settima edizione della kermesse del benessere, del buon vivere e della sostenibilità che si è tenuta questo fine settimana all’interno del compendio fieristico di Viale Diaz.

Sabato mattina all’apertura dei cancelli una gremita e curiosa folla ha oltrepassato ed invaso i tre padiglioni e il Palazzo dei Congressi riservato alle conferenze. Duecentoquaranta le iniziative proposte suddivise tra attività, laboratori, workshop, concerti, degustazioni, tavole rotonde, spettacoli, cooking show e tanto altro. Giovannella Dall’Ara, organizzatrice e curatrice del programma culturale, ha voluto richiamare l’attenzione con ospiti d’eccellenza dal calibro nazionale come Sergio Frau, Mario Tozzi, Mauro Scardovelli, Monica Pais, Lucia Cuffaro e molti altri ancora.

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 Festival Scirarindi 2017 15  

Proprio la Cuffaro, Presidente del Movimento per la Decrescita Felice e collaboratrice di Uno Mattina in Famiglia con la rubrica Chi fa da sé ha esordito così: «Sono arrivata da poco ma l’energia positiva che ricevo è già grandissima. È interessante vedere come piccole realtà riescono a riunirsi e ad esporre i loro percorsi. In tutte le fiere che ho girato ho trovato i grandi ma non i piccoli, ossia quelli che lottano veramente: qui ci sono, c’è l’essere reattivi in un contesto sociale non semplice. Ogni volta qui io faccio il pieno di serotonina!».

La manifestazione, iniziata nel 2010 al Terminal Crociere, negli anni è cresciuta esponenzialmente. La risposta arriva da un pubblico sempre più attento, interessato a conoscere i meccanismi che governano il benessere psicofisico. Per necessità logistiche “Scirarindi” ha spostato l’iniziativa alla Fiera, area ben più ampia che ha dato la possibilità di partecipare ai tanti nuovi espositori richiamati dall’eco lanciato dal festival. Lo scorso anno i tornelli hanno contato sedicimila presenze paganti, questa edizione ha confermato e sicuramente superato le aspettative. Bisogna aspettare alcuni giorni per avere numeri certi, fatto sta che Mirko Elia, addetto al marketing e alla comunicazione, rivela: «Siamo davvero soddisfatti dell’affluenza. Dietro c’è un grande lavoro, vedere le sale piene e la gente felice ripaga tutti i nostri sforzi: abbiamo assistito negli anni ad una escalation vera e propria. Le persone ritornano, chiedono, provano e vogliono capire. Noi, in ogni edizione, cerchiamo di reinventarci e offrire argomenti accattivanti ed attuali. Quest’anno abbiamo anche pensato ad un nuovo formato per il programma, un dépliant più pratico e di facile lettura».

La rassegna indipendente, finanziata dal solo biglietto d’ingresso, ha scelto di non proporre prodotti in pelle, salumi e stoviglie in plastica. Ha invitato inoltre i visitatori a raggiungere la fiera in bicicletta, si è servita di una piacevolissima collaborazione con l’istituto alberghiero Azuni in un progetto di scuola-lavoro ed ha pensato ai bambini dedicandogli numerosissime attività alternative di gruppo. La visione olistica ha per esempio preso in esame la vita interiore nelle forme più disparate del massaggio, della naturopatia, della mindfulness immaginale, delle costellazioni familiari e della biodanza. Ha spaziato nel campo dell’abbigliamento in fibre naturali, dell’artigianato equosolidale, degli accessori eco friendly e della moda etica. Ha fatto luce sulla cosmesi naturale, sugli alimenti superiori, sugli oggetti handmade e sulla pet terapy. Il salone dedicato alla ristorazione invece ha proposto menù a km 0, prodotti locali ed artigianali, cibo etnico e vegetariano.

Ma questo, è solo un piccolo accenno a quello che è stato in questi giorni la creazione possibile di un mondo davvero sostenibile.

 

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