Il Cagliari è più forte delle sue concorrenti? A Udine la dimostrazione di una squadra concentrata verso la salvezza (e qualcosa di più)
Alla vigilia, Diego Lopez aveva arringato la stampa e i tifosi sulla possibilità per il Cagliari di fare risultato a Udine. I tre punti strappati dalla Dacia Arena pesano come un macigno visto il salto in avanti che i suoi
Alla vigilia, Diego Lopez aveva arringato la stampa e i tifosi sulla possibilità per il Cagliari di fare risultato a Udine. I tre punti strappati dalla Dacia Arena pesano come un macigno visto il salto in avanti che i suoi ragazzi hanno fatto in classifica in una giornata in cui quasi tutte le concorrenti si sono fermate, e pure l’Atalanta non ha mosso un passo a Milano contro l’Inter. Sabato prossimo i rossoblù si ritroveranno davanti proprio ai nerazzurri di Luciano Spalletti in un esame di maturità decisivo per capire quali potranno essere gli obiettivi da qui al termine della stagione.
Il campionato si sta dimostrando troppo modesto dalla cintola in giù. Il Benevento ha ottenuto la tredicesima sconfitta consecutiva (su 13 tentativi), il Verona vedrà stasera quale potrà essere il futuro di Fabio Pecchia nel confronto diretto col Bologna, il Genoa si è risollevato con una vittoria di vecchia solidità contro un Crotone che risulta troppo ondivago per dare punti di riferimento sul proprio percorso. La Spal ha provato a giocare un brutto scherzo alla Fiorentina, il Sassuolo sembra basarsi più sulla forza delle proprie individualità che su una forza corale, l’Udinese è apparsa di una gracilità impensabile a questo livello – segno che il peso dell’allenatore a volte riflette quello della squadra. Il Chievo sta presentando il conto di ogni anno dove riesce a firmare un inizio d’anno perfetto per raggiungere prima possibile la salvezza e, a seguire, fermarsi perché si è già fatto tanto; l’Atalanta sta pagando il doppio impegno campionato-Europa League con una rosa più debole rispetto allo scorso anno, falcidiata da alcuni infortuni eccellenti e da un turnover che, inevitabilmente, si fa sentire proprio la domenica.
Il Cagliari tra queste si sta inserendo bene dopo un periodo iniziale poco felice. Diego Lopez prosegue il trend di Massimo Rastelli sulla mancanza di pareggi, ma intanto il suo terzo viaggio sardo parla di tre vittorie e due sconfitte. Fanno rumore le vittorie perché ottenute contro alcune concorrenti alla salvezza (Benevento, Verona, Udinese), ma soprattutto fanno rumore le prestazioni: ieri si è rivista la squadra che alla quarta giornata fece piccola piccola la Spal, davanti però ad una formazione più abituata a questo grado di gare, con l’inizio di campionato che è volato via e dunque presenta tutte le formazioni sullo stesso piano. I rossoblù hanno mostrato una prerogativa di palleggio senza eguali nella parte destra della classifica, dato sfoggio di una solidità lodevole a livello difensivo con i tre centrali che non hanno mai tremato davanti alle poche occasioni dell’Udinese, costruito diverse occasioni sulle quali il portiere Bizzarri si è dovuto superare per non rischiare il peggio. Il Cagliari attuale è più forte delle sue concorrenti, ha la qualità adatta per scrivere una nuova favola del calcio italiano e puntare al fatidico decimo posto che, mai come quest’anno, sembra un obiettivo a portata di mano.
Cosa manca per certificare tale superiorità? Sicuramente i punti persi con Sassuolo e Genoa, punti che oggi avrebbe issato i rossoblù al settimo posto davanti anche al tanto decantato Milan di Montella. Manca certamente fare punti contro le formazioni di medio-alto livello, e la sfida all’Inter di sabato prossimo pare arrivare al momento giusto per testare il percorso intrapreso da Lopez e i suoi ragazzi. Messe dietro le concorrenti con affermazioni a metà tra robustezza mentale e tenacia fisica, ora serve dare un seguito alla bella ma infelice prova ottenuta a Torino provando a mutare lo zero in qualche punto utile a muovere la classifica. Con la rosa al completo, lo staff tecnico può davvero raggiungere questo obiettivo e svoltare la stagione verso altri lidi, lontani dalla zona rossa della retrocessione.
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