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Nasceva oggi la Beata Maria Cristina Efisia di Savoia. Unica regina nata a Cagliari

L’anno 1812 per Cagliari fu ricco d’avvenimenti, nel mese di giugno Maria Beatrice di Savoia, figlia del sovrano Vittorio Emanuele I aveva convolato a nozze, nella chiesa Cattedrale, con l’arciduca Francesco d’Asburgo-Este. La fine del mese di ottobre aveva visto fallire il tentativo insurrezionale, detto poi “congiura di Palabanda”. Quindici giorni dopo, esattamente il 14 novembre, la regina Maria Teresa dava alla luce la sua ultimogenita. Tra la costernazione di tutta la corte si trattava di una sana e bellissima bambina. Il rammarico inconsolabile derivava dal fatto che senza un erede maschio la linea diretta della famiglia reale era destinata ad estinguersi. All’atto del Battesimo le furono imposti i nomi di Maria Cristina Carlotta Giuseppa Gaetana Efisia di Savoia. Quest’ultimo nome profetizza il legame che la futura regina delle Due Sicilie conserverà per tutta la vita con la terra sarda. Eclissatosi l’astro napoleonico, la principessa Maria Cristina in compagnia della madre e delle sorelle raggiunge il re a Torino, è il 1815. La formazione impartita da Maria Teresa alla piccola Cristina è rigida e rispecchia ogni stilema d’ancien régime, l’esito è un attaccamento al percorso religioso che sfocia nel desiderio di concretizzare una vocazione religiosa nella direzione claustrale.

La solarità della ragazza però per niente è scalfita dal parallelo desiderio monastico tanto che affida ai suoi diari la confidenza della sua sconfinata passione per la danza e le serate mondane. Durante un galà romano, durante la stagione carnascialesca dell’anno santo 1825, si farà ammirare in uno sfavillante abito tradizionale campidanese impreziosito dalle iconiche piume di fenicottero sardo. Numerose sono le passioni che animano la fanciullezza di Maria Cristina: una grande precisione nello studio delle materie scientifiche, soprattutto la geologia, la botanica e la zoologia. Il desiderio monastico non abbandona però i suoi propositi futuri nonostante la singolare bellezza la renda presto una delle principesse più ambite d’Europa e del Nuovo Mondo. Ma è solo dopo la morte della madre e dello zio Carlo Felice, ultimo sovrano del ramo principale che il nuovo re Carlo Alberto, suo nuovo tutore e primo sovrano del ramo cadetto dei Savoia la esorta in maniera decisiva ad unirsi in matrimonio con il giovane e ambito re delle Due Sicilie Ferdinando II. Tra i pochi presenti al matrimonio, celebrato a Voltri, in Liguria, la principessa volle fortemente le sue affezionate dame sarde e la balia stampacina Sperantzicca Murru che attraversò l’incertezza del viaggio invernale assieme al fratello di latte di Maria Cristina.

Ben presto la Regina si rende conto di non essere felice all’intero di un contesto matrimoniale ma con sopportazione cristiana decide tenacemente di far di necessità virtù: sente crescere il privilegio di poter fare della sua posizione politica un veicolo di bene. Non bisogna trascurare che nonostante i modi dalla colorita vivacità partenopea Ferdinando II ama profondamente la moglie e ne farà presto sua preziosa consigliera. Da questa posizione Maria Cristina riuscirà ad ottenere l’autorizzazione per eseguire numerosissime e radicali opere di carità, riuscirà addirittura a intervenire contro tante pene di morte risparmiando la pena capitale addirittura a diversi congiuranti. Tra le opere più rilevanti è importante ricordare la grande opera di alfabetizzazione delle classi popolari del regno, soprattutto donne e bambini, l’intervento di protezione delle giovani donne dallo sfruttamento della prostituzione e, soprattutto, la grande opera della seteria di San Leucio in cui riuscirà a dare lavoro ad un numero elevato di persone in una perfetta comunità con leggi proprie a completa tutela delle classi operaie. Sotto il suo regno curò con affezione il suo rapporto con le genti sarde. Dopo un triste periodo di infertilità in cui non le venne risparmiata la stigmatizzazione di tutta la corte, finalmente l’arrivo dell’erede, Francesco II. La nascita del figlio tanto desiderato la condusse alla morte, tutt’oggi ritenuta non priva di ombre. Maria Cristina è beatificata in seguito ad un lunghissimo processo canonico arenatosi più volte anche per problemi politici, il 25 gennaio 2014 a Napoli, nella basilica di Santa Chiara che ospita le sue spoglie.

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