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I lavoratori dell’Agenzia Forestas manifestano: in cento sotto i portici di via Roma al Consiglio Regionale

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Un recente sciopero. Foto Cristian Mascia

Ancora in piazza, sotto il palazzo del Consiglio regionale, per chiedere di essere inquadrati come dipendenti pubblici regionali. Sono i lavoratori dell’Agenzia Forestas, oggi rappresentati da un centinaio di persone che sotto i portici di via Roma hanno protestato contro l’applicazione dell’attuale regime contrattuale privatistico, lo stesso che disciplina il lavoro dei braccianti agricoli.

Cosa chiedono? La modifica dell’articolo 48 della legge 8 del 2016 che ha istituito l’agenzia. La norma prevede infatti che ai dipendenti dell’Agenzia sia applicato “il contratto collettivo nazionale di lavoro degli operai forestali ed impiegati agricoli addetti ai lavori di sistemazione idraulico-forestale eseguiti in amministrazione diretta da enti, aziende o istituzioni pubbliche”.

I lavoratori erano scesi in piazza già il primo giugno scorso. Allora la conferenza dei capigruppo si era impegnata a far pressione per portare in Aula entro l’estate un disegno di legge per venire incontro alle richieste dei dipendenti. «Sono trascorsi più di cinque mesi e nulla è stato fatto», ha spiegato all’Ansa il segretario di Confederdia, Gianluca Cinus, che ha ricordato il numero – oltre seimila – dei dipendenti interessati, tra operai, quadri e dirigenti. Quella di oggi è solo una manifestazione, «ma se non vedremo risultati entro il mese allora proclameremo lo sciopero generale. Siamo anche noi dipendenti pubblici, chiediamo gli stessi diritti degli altri dipendenti regionali», ha aggiunto Andrea Enne del sindacato Sadirs. Alle 13 una delegazione sindacale sarà ricevuta dal presidente del Consiglio regionale e dai capigruppo.

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