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Sa Ruga festival, IV edizione: una strepitosa invasione di artisti tra le strade di Stampace

Cabaret Sa Ruga - foto di Francesca Sassu

E ancora una volta le stradine di Stampace si sono colorate di blu e di altri mille colori, grazie ai meravigliosi spettacoli che si sono succeduti in questi due giorni di festival. Sa Ruga, arrivato ormai alla sua quarta edizione, quest’anno ha scelto come titolo la parola Arrangiadì, ad indicare proprio ciò che gli artisti fanno ogni giorno: “si arrangiano”, cercano in tutti modi e con tutte le forze di continuare a percorrere la loro strada, nonostante le difficoltà.

Silvia Martini in “Happy Hoop” – foto di Francesca Sassu

Dal pomeriggio fino a notte fonda si sono succeduti clown, giocolieri, «terroristi della risata», teatranti di strada e ballerini di swing e lindy hop provenienti da tutto il mondo. Un’atmosfera di totale gioia, relax e un bellissimo sentimento di libertà: libertà di esprimere se stessi, di emozionarsi, di stupirsi, di condividere un bicchiere di birra con il vicino, una sedia o anche solo un piccolo spazio che si è riusciti a creare per sbirciare gli artisti.

Foto di Giulia Cocco

Quest’anno inoltre una bella novità per la sezione dedicata alle scuole, che si è trasferita nella scuola elementare dell’Ospedale Microcitemico, per riempire di risate anche quella “piazza”.

Il Cabaret Sa Ruga, lo spettacolo finale di sabato sera alle 22.30, si è svolto com’è ormai abitudine, nel suggestivo scenario naturale delle scalinate della chiesa di Sant’Anna e, come ogni anno, ha dovuto fare i conti con l’enorme quantità di persone e lo spazio ridotto che, pur avendo impedito ad alcuni di godere del cabaret, non ha fermato l’emozione della festa finale, che è poi proseguita fino a tardi nello «Zilleri» di Sa Ruga, ovvero quel nonluogo che si trova proprio nel cuore di Stampace, sotto i parcheggi di via San Giorgio.

Foto di Francesca Sassu

Ringraziamo Francesca Sassu e Giulia Cocco per le foto.

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