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La Cagliari che non c’è più: il cinema Due Palme della Manifattura Tabacchi, dalla gloria al declino

I cagliaritani più “anziani” se lo ricorderanno sicuramente. Il cinema “Due Palme” sorgeva al numero 31 di viale Regina Margherita, proprio accanto alla Manifattura Tabacchi, proprietaria delle muraNato nell’immediato dopoguerra come cine-teatro, venne affidato dallo Stato al circolo ricreativo Cral della Manifattura. Negli anni Cinquanta era uno dei sette cinema della città. Venivano proiettati i film in voga all’epoca: da quelli di Gregory Peck a quelli italiani di Sofia Loren, Totò e Giacomo Rondinella. Il costo del biglietto era di sessanta lire, ma i dipendenti della Manifattura e i loro più stretti familiari avevano una riduzione sul prezzo.  Inoltre, ogni anno veniva organizzata la festa della Befana per i bambini dei dipendenti, ai quali venivano consegnati i regali. Ampio ingresso imperiale con doppia scalinata, alti soffitti, marmi, sala ariosa. Così si presentava al suo interno.

L’Eci (Esercizi cinematografici italiani) lo prese in gestione nel 1966 e, fino agli anni Settanta, le cose andavano bene. Accortosi, poi, che la qualità della programmazione non soddisfaceva più il pubblico, passò la gestione alla Gaumont, società francese che in Italia era diretta da Roberto Rossellini. Questa pensò di trasformarlo in un cinema per adulti. Stessa linea fu seguita a metà del 1985 anche dal nuovo gestore, la Cannon, anch’essa società estera. I film a luci rosse fruttavano molto di più. Tuttavia quest’ultima non riuscì a incassare quanto si aspettava e, dopo nemmeno un anno, decise di non rinnovare il contratto.

Fu così che il 1° marzo 1986, sui muri esterni comparve il cartello “Chiuso per cessata gestione”. Fu una doccia fredda per molti cagliaritani, ma sopratutto per i sette dipendenti che vi lavoravano, che non riuscirono a salvare il loro posto. Il Cral della Manifattura, infatti, era più che mai deciso ad affittare le mura ad un noto imprenditore dei surgelati, Marco Rodriguez, che lo avrebbe trasformato una mega discoteca di lusso nel cuore della città. Ma non se ne fece niente: i cagliaritani non accolsero di buon grado l’idea.  Con la chiusura del cinema due Palme, Cagliari perse un pezzo della sua storia. Oggi fa parte dell’ampio progetto di recupero dell’ex Manifattura da parte della Regione.

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