Site icon cagliari.vistanet.it

Lopez per il dopo Rastelli: è quasi fatta per il ritorno dell’uruguayano sulla panchina rossoblù

Diego Lopez

Diego Luis Lopez sarà il nuovo allenatore del Cagliari: in attesa del comunicato di conferma da parte della società, la cena milanese di ieri notte ha messo d’accordo tutte le parti in causa. Per Tommaso Giulini è lui il profilo giusto per risollevare il morale della squadra, alimentando nei giocatori quel senso di appartenenza alla maglia che solo un ex capitano di lungo corso può comunicare. L’accordo è previsto sulla base di un biennale con la formula 1 + 1: le due parti arrivano a fine stagione e poi, in base ai risultati, decidono se proseguire il rapporto. L’uruguayano non si porterà dietro alcun collaboratore all’infuori del vice Michele Fini, altro ex giocatore rossoblù. Sulla scelta hanno pesato sia le sue poche pretese che il consiglio dell’amico Daniele Conti, attuale osservatore della società.

El Jefe è una istituzione per la storia del Cagliari. In dodici stagioni in Sardegna ha accumulato 344 presenze e 9 gol, capitano dal 2007 al 2010 – anno in cui ha deciso di lasciare il calcio e intraprendere la carriera da allenatore nonostante le tante offerte che gli avrebbero permesso di allungare la carriera almeno altri due anni. Membro del gruppo storico con Pisano, Conti e Cossu, ha anche avuto modo di allenare una prima volta i colori rossoblù prima con la Primavera e poi con la formazione maggiore, ottenendo risultati altalenanti. Nel 2012 (in ottobre, che coincidenza) inizia il suo primo percorso al fianco di Ivo Pulga, col quale salva la squadra con sei turni d’anticipo collezionando una media di un punto e mezzo a partita e fornendo un girone di ritorno strepitoso. La stagione successiva diventa capo allenatore e presenta una squadra in grado di giocare le prime partite di campionato ad alto ritmo, con buona lettura del gioco e qualche bel risultato. La disputa con il collega Pulga e alcune prestazioni pessime gli valgono l’esonero, e uno strascico di polemiche che finirà per allontanarlo da Cagliari. Le successive esperienze a Bologna e Palermo terminano con un nuovo esonero, tante critiche per il brutto gioco e le poche idee, oltre che per la presunta inadeguatezza a livello di serie A. Ora questo nuovo accordo lo riporta in Sardegna con l’auspicio di dare uno scossa non solo alla squadra ma anche alla propria carriera.

L’uruguayano batte la concorrenza dei tanto chiacchierati Beppe Iachini e Massimo Oddo. Il primo era un pallino del direttore sportivo Giovanni Rossi, ma visto il suo passato molto deludente, non ha incontrato l’approvazione della dirigenza; il secondo era il preferito da Giulini per la sua capacità di coniugare bel gioco a risultati (almeno in serie B, col Pescara, fece un anno e mezzo straordinario) ma le pretese si sono rivelate troppo alte per le casse e le aspettative della società: un contratto triennale con un seguito ampio di collaboratori ed un intervento ricco sul mercato, in modo da regalare una serie di giocatori di fiducia al nuovo tecnico. Tutte richieste che hanno fatto storcere il naso al presidente e che sono giunte dopo una cena milanese dove il tecnico non aveva fatto trasparire nessuna richiesta. Per l’accordo con Lopez è stato decisivo anche la repentina rescissione del contratto col Palermo, che lo ha reso libero di firmare con un’altra squadra.

Exit mobile version