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Uranio impoverito, ex militare affetto da carcinoma: “A Teulada usavamo munizioni al fosforo bianco”

Uranio impoverito

«Sparavamo sulla penisola interdetta del poligono militare di Capo Teulada munizioni con la sigla Nato-Wp (white phosphorus). Le ho infilate io stesso nelle bocche da fuoco del mio blindo Centauro». È la testimonianza scioccante, rilasciata davanti alla Commissione d’inchiesta sull’uranio impoverito, di un ex militare che ha operato negli anni ’90 nella base di Teulada, Vittorio Lentini, ex caporalmaggiore dell’Esercito che successivamente si è ammalato di carcinoma alla mammella.

I fatti raccontati risalgono al 1996, quando Lentini operava a Capo Teulada. Lentini ha raccontato alla Commissione parlamentare ha ammesso la pericolosità di queste munizioni al fosforo bianco, non a caso vietate dalle convenzioni internazionali. «Nessuna particolare precauzione ci è stata raccomandata», ha raccontato poi Lentini aggiungendo che il chirurgo che lo aveva operato gli aveva detto che il carcinoma contratto era «una forma tumorale molto rara nei maschi della mia età ed è probabilmente legata causalmente al servizio prestato».

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