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Ad Assemini un’intera giornata dedicata esclusivamente allo sport, tra balli, moto d’epoca e caldarroste. Ma spunta anche una polemica (LE FOTO)

Ad Assemini un’intera giornata dedicata esclusivamente allo sport, tra balli, moto d’epoca e caldarroste. Ma spunta anche una polemica.

La seconda edizione della Festa dello Sport svoltasi in via Carmine chiusa al traffico per l’occasione, ha avuto un discreto successo. Trentuno società sportive, ciascuna con il proprio stand, hanno offerto la possibilità ai visitatori più giovani di cimentarsi nelle varie discipline sportive. In alcuni stand allestiti come delle sale da ballo gli allievi si sono esibiti mostrando al pubblico le coreografie imparate a scuola di danza. Mentre in altre postazioni su grandi tatami stesi lungo il viale alberato i giovani judoka hanno combattuto incontri dimostrativi. Organizzata dall’assessorato all’educazione allo sport in collaborazione con l’Associazione Turistica  Pro Loco e con l’adesione dei commercianti di via Carmine, l’iniziativa ha l’obiettivo di educare i giovani alla pratica sportiva: «Il mio assessorato infatti si chiama “all’educazione allo sport”», spiega Jessica Mostallino. «Il nostro obiettivo era quello di allargare la gamma di discipline sportive tra le quali i ragazzi possano scegliere quella a loro più congeniale, quest’anno infatti si sono aggiunte altre dieci società rispetto a quelle della scorsa edizione». Oltre alle società di calcio immancabili vista la consolidata tradizione calcistica asseminese, infatti erano presenti tra le altre anche La mora bianca Golf, la Poker Drifte che si occupa di sicurezza stradale e quella di motociclismo Moto Club Speed.

«Cerchiamo di dare spazio a tutte le società anche se non è facile», chiarisce la Mostallino, «quando è possibile le società utilizzano le palestre delle scuole, fuori dall’orario curricolare». Proprio oggi è nata una polemica in merito alla Società di pallavolo Arx Muni. La società non ha ottenuto l’uso della palestra della scuola media di via Cipro e su un noto gruppo Facebook le responsabilità vengono attribuite all’amministrazione comunale. Ma la vice sindaca non ci sta: «In base alla legge 517 del ’77 l’autorizzazione all’uso dei locali scolastici va concessa dal comune e dal consiglio di istituto. Noi la nostra parte l’abbiamo fatta, abbiamo concesso la palestra, la dirigente invece ha sollevato dei dubbi sulla sicurezza e ci ha inviato la comunicazione solo qualche giorno fa. Adesso la documentazione è al vaglio dei nostri tecnici, ma ci vuole tempo per valutare». La Mostallino conclude rammaricandosi dell’appello al boicottaggio della festa lanciato sul social. «La manifestazione coinvolge anche le attività commerciali che ci hanno sostenuto tenendo i negozi aperti fino alle 24, non è giusto nei loro confronti».

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