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Storie di ordinari abbandoni. Renzo, sepolto dai rifiuti in casa, solo e malato, ha bisogno urgente di aiuto

renzo casa

Renzo

Storie di ordinari abbandoni: è possibile, alle soglie del 2018, in un mondo dove le connessioni e l’essere sempre presenti è una costante, ritrovarsi completamente da soli e, ancora peggio, abbandonati? Purtroppo la risposta è si e questa storia ne è la prova: il protagonista, Renzo, fino a qualche anno fa lavorava, era benestante e viveva del suo mestiere.

Andato via dalla Sardegna tanti anni fa, vi ha poi fatto ritorno, andando ad abitare vicino Cagliari. Purtroppo la vita alle volte non sorride proprio a tutti e questa volta non ha nemmeno guardato in faccia Renzo che, dopo aver perso il suo patrimonio, si pensa a causa di una relazione fallita, è stato abbandonato dalla famiglia e dagli amici.

La casa di Renzo dopo le pulizie

Ora è solo e malato (diabete, tumore all’occhio destro, fibromialgia, solo per citare alcune delle patologie cui è affetto) e vive nella sua grande casa con l’unica compagnia dei suoi amatissimi cani, 5 chihuahua e un cane lupo. «Ci hanno segnalato questa tristissima situazione – raccontano le volontarie (in tutto tre, ndr) che si stanno occupando in questi giorni di lui – e non potevamo tapparci gli occhi». Le cittadine hanno così deciso di intervenire e, buste dell’immondizia e aspirapolvere alla mano, si sono date da fare: «Ci siamo trovate di fronte a un qualcosa di indescrivibile: Renzo era realmente sepolto vivo dai rifiuti. Abbiamo raccolto sacchi e sacchi di spazzatura da buttare e cercato per quanto possibile di mettere a posto o comunque di rendere più sano l’ambiente».

«Abbiamo allertato le autorità competenti sul territorio – continuano le volontarie – ma ne erano già a conoscenza. Era solo questione di tempo, esattamente il tempo per arrivare alla disperazione più totale, senza medicine, senza cibo, senza acqua. Tra poco gli taglieranno anche la connessione satellitare che gli garantisce di poter chiedere soccorso se sta male perché abita in mezzo al nulla dove nessuna rete mobile offre copertura e non esiste rete fissa».

 

Renzo non può muoversi in autonomia, per i forti dolori cui è affetto, in quella che fino a poco tempo fa era la sua “reggia”. Ha urgente necessità anche di essere seguito per le pratiche di accompagnamento. «Non può vivere completamente da solo. I servizi sociali devono agire, e in fretta. Ha bisogno quotidiano di essere aiutato a lavarsi, a prepararsi da mangiare, fare la spesa. Insomma tutto ciò che è indispensabile nella quotidianità per vivere con dignità. Noi, appena venute a conoscenza della situazione, non ci siamo tirate indietro e, ora, chiediamo che si intervenga tutti, istituzioni soprattutto, affinchè Renzo venga aiutato a riprendersi da questo stato in cui si trova».

Per contattare le volontarie e aiutare Renzo, l’evento Facebook dedicato: “Renzo e la sua disperazione”

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