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Oggi riapre la Scuola. 207 mila studenti sardi tornano sui banchi

Il volto mattutino di Cagliari oggi è un colpo d’occhio di technicolor, zainetti e borse griffatissime e un allegro brulicchìo attorno ai nonni vigile che cercano di ammansire il frenetico entusiasmo di ragazzi, mamme e docenti. Medesima festosa atmosfera per i 207 mila studenti che oggi celebrano il più impegnativo dei nuovi inizi in ordine alla propria età. L’emozione è immutata anno dopo anno, è sufficiente osservare il movimento attorno a due tra le massime e storiche istituzioni dell’istruzione secondaria di Cagliari: il Liceo Classico Dettori e l’Istituto Tecnico Commerciale Martini, vicini geograficamente ma diversi come offerta formativa.

Studenti all’ingresso del Dettori

Dimenticatevi i sentimentalismi degli adolescenti descritti nei film di Moccia, i ragazzi del Dettori hanno idee chiare e la consapevolezza che lo studio non è solo sacrificio e non è solo divertimento ma una fase della vita in cui rafforzare la propria consapevolezza culturale e sociale per comprendere e inserirsi nel mondo nel futuro ma anche oggi. Chiara è in quarta ginnasio, ha voluto fortemente iscriversi al Dettori per la recente offerta formativa del programma Cambridge International School, la sezione internazionale gemellata alle scuole di Miami che offrono un piano didattico con estensione dei programmi con insegnanti di madrelingua, non in sostituzione ai programmi tradizionali ma come approfondimento. Le materie insegnate in lingua inglese sono la Biologia, la Chimica e la Storia. Chiara decide di optare per la sezione Cambridge perché il suo saldo obiettivo è partire con Medici Senza Frontiere una volta conclusa l’esperienza universitaria affrontata non necessariamente in Italia.

Stessa grinta la decisissima Gaia Giulia che ritiene irrinunciabile un’attenzione particolare per la formazione linguistica che non sacrifichi la proposta letterario umanistica per cui è noto lo storico Liceo Dettori in cui si sono formati eccelsi nomi della cultura italiana, tra gli altri Antonio Gramsci. Martina è timida ma nessun tentennamento per quanto riguarda il proprio futuro, per lei scegliere il liceo classico significa investire a tutto tondo sulla cultura certa che i risultati ci saranno e saranno immediati. Attenzione particolare attira il curioso clan dei genitori: la mamma di Nicolò, quattordicenne sprintoso e impaziente di fare nuove amicizie rincuora l’agitazione della mamma con la sua simpatia e la totale voglia di godere il momento.

Le Mamme. Caterina, mamma di Chiara, guarda con discrezione la propria figlia in un momento che fa parte della storia di famiglia, anche lei prima degli studi in Economia, mi racconta, frequentò il Dettori del quale conservò un’ottima impressione formativa.

Caterina. Mamma di una liceale

Fatima Carta è invece la professoressa dei record. Docente di Latino e Greco, è l’emblema dell’insegnante entusiasta in pieno stile “L’Attimo Fuggente“. L’emozione è alimentata come mamma dal battesimo dettorino della sua primogenita, dalla bella soddisfazione professionale di accompagnare, oggi, alla quinta i ragazzi che ha visto crescere classe per classe. Si respira il cambio di un’epoca nel vicino Istituto Martini in cui impressiona il silenzio tra i corridoi del maestoso ed antico edificio, parte integrante della storia dell’istruzione del capoluogo sardo. Per disposizione comunale tra poco tempo inizieranno i lavori nello stabile di via Sant’Eusebio che per il momento conserva la funzione amministrativa della Scuola. Le attività didattiche sono dislocate tra viale Ciusa e via Cabras nel comune di Monserrato. Un segno della Cagliari che invecchia, ma non rinuncia a crescere nell’entusiasmo dei riinizi degli adulti di domani.

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