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Il capo della Polizia Gabrielli all’inaugurazione del centro sportivo intitolato a Maurilio Vargiu, agente ucciso un anno fa

Capo Polizia Gabrielli a Soleminis

Foto Ansa

Maurilio Vargiu era morto mentre cercava di calmare un parente che minacciava il suicidio: il cognato gli puntò il fucile contro e gli sparò. Oggi il centro sportivo di Soleminis, di dove era originario, è stato intitolato a lui, in presenza del capo della Polizia Franco Gabrielli.

«È passato un anno e mezzo da quel 20 febbraio e abbiamo avuto la conferma in ogni momento che la Polizia di Stato non abbandona i propri uomini, le promesse che ci erano state fatte sono state mantenute sin dal primo momento. Abbiamo ricevuto un‘assistenza straordinaria, la Questura di Cagliari per noi è stata un punto di riferimento«. Così Valerio, figlio di Maurilio Vargiu, il commissario morto un anno e mezzo fa mentre tentava di calmare un parente che minacciava di suicidarsi, ha aperto la cerimonia di intitolazione del centro sportivo di Soleminis al padre.

Presenti il capo della Polizia Franco Gabrielli, la prefetta di Cagliari Tiziana Giovanna Costantino, l’attuale questore del capoluogo Pierlugi Dangelo e l’ex Danilo Gagliardi, oltre alla sindaca di Soleminis Rita Pireddu e ai rappresentati delle istituzioni e delle forze dell’ordine. «Questa cerimonia è un modo per ricordare Maurilio Vargiu per onorarlo e onorare i colleghi e le colleghe che continuano ogni giorno a fare il proprio lavoro – ha esordito Gabrielli – la memoria e il ricordo devono essere presenti costantemente. Le parole espresse nei confronti della Polizia e dei questori di Cagliari mi riempiono d’orgoglio. Maurilio era figlio di questa terra e trovo straordinario che la sua comunità abbia voluto dedicargli questo luogo».

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