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Corso Vittorio Emanuele e il cantiere aperto: il noto gestore Massimo Melis scrive una lettera aperta al sindaco

lavori nel corso vittorio

Foto di Massimo melis

Con un post sul suo profilo Facebook, Massimo Melis, noto esercente cagliaritano, dice la sua sui lavori del corso Vittorio Emanuele e, soprattutto, chiede risoluzione ai problemi che stanno, ormai da tempo, affliggendo i gestori delle attività commerciali della zona. Il suo sfogo è una lettera aperta al sindaco Zedda e all’amministrazione comunale affinchè agiscano, e in fretta.

«Da circa 2 anni il corso Vittorio Emanuele è sede di cantiere in corso – scrive – con innumerevoli disagi e penalizzazioni per le attività commerciali che hanno visto ridotto il proprio fatturato, alcune già al limite di sopravvivenza. Le chiusure per un motivo o per l’altro sono state tante, sostituite poi da nuove imprese».

Melis continua, raccontando delle fognature a cielo aperto che hanno permesso il proliferare della «fauna sotterranea» scacciata a colpi di bastone e piedi che, talvolta, ha fatto visita anche all’interno dei locali; dei passanti che non riescono a camminare agevolmente attraverso il cantiere aperto e dello stuolo di auto «mai sanzionate» all’angolo tra la via Sassari e il corso.

Poi arriva la stangata. «Appena rimosso il muro del cantiere che ci concedeva la passerella di 80 cm per aver accesso al locale, ho messo, essendo luglio, alcuni tavoli fuori, non certo in segno di sfida ma per istinto di sopravvivenza (cercando di dare un minimo di decoro pulendo giornalmente gli spazi vista la latitanza di operatori ecologici e spesso mettendo io in sicurezza il cantiere) e sono stato sanzionato dall’autorità di controllo comunale.
Ieri è arrivata la comunicazione alla mail gestita dall’ingegnere da me incaricato per la domanda di richiesta dei tavoli esterni: dice che in seguito alla violazione di occupazione di suolo pubblico non solo non è stata accettata la mia domanda ma sarà impossibile richiederla per il 2017, diffidandomi dal ri-occupare suolo pubblico “pena ulteriori sanzioni” (immagino chiusura dell’attività o impossibilità di richiederla per il 2018).
Da anni sostengo la pedonalizzazione del corso Vittorio tanto che in passato ho effettuato e depositato una petizione con firme di 300 abitanti e di tutte le attività commerciali della zona che ne chiedevano la pedonalizzazione serale notturna (petizione totalmente ignorata). E non sto qui a dilungarmi sui tempi e modi dei lavori di rifacimento dei sottoservizi interminabili viste le poche ore lavorative settimanali e i pochi operai a lavoro delle imprese (a differenza ad esempio dello stadio nuovo).

Ma ora mi chiedo (e giustamente non solo io, ma solo io così sanzionato): ho violato le normative e ho pagato la sanzione pecuniaria, ma non sono eccessive le altre sanzioni dettate dal Regolamento Comunale? Da almeno 40 giorni la parte del corso tra via Sassari e via Portoscalas è praticamente terminata: perché costringere le imprese a violare le normative e incorrere nelle sanzioni?».

La lettera si conclude nella speranza che, per lui e per gli altri esercenti della zona, si trovi presto una soluzione ai problemi sollevati.

 

 

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