Site icon cagliari.vistanet.it

Aragoste sotto taglia. All’Asinara un progetto per proteggerle dalla pesca illegale

Proteggere le aragoste rosse di taglia piccola, e quindi non ancora commerciabili, marcarle e inserirle in una zona di ripopolamento nell’area marina protetta dell’Asinara. Sono questi gli obiettivi del progetto “Difendiamo l’aragosta” promosso e realizzato dal Parco nazionale dell’Asinara con la collaborazione degli specialisti del Crama (Centro recupero animali marini Asinara) e del dipartimento di Scienze della vita e dell’ambiente dell’Università di Cagliari.  Accanto a loro, avranno un ruolo fondamentale gli stessi pescatori professionisti che lavorano nel Golfo dell’Asinara.

Il progetto è partito in via sperimentale nel mese di agosto e riprenderà nel marzo 2018, con l’avvio della prossima stagione di pesca dell’aragosta. Alla base, la volontà di preservare la biodiversità dell’area marina dell’Asinara sensibilizzando in primo luogo chi vive grazie al mare. Come ha spiegato il vicepresidente del Parco dell’Asinara, Antonio Diana, «I pescatori avranno un ruolo importantissimo, perché consegneranno i crostacei sottotaglia pescati agli specialisti del Crama a Cala Reale, ricevendo un rimborso sul pescato a prezzo di mercato. Uno stimolo a consegnare le aragoste troppo piccole, così da preservare la specie, e dare un sostegno alla loro attività».

Una volta ricevute le aragoste, il Crama, registrerà i loro dati (peso, lunghezza, sesso e metodologia di pesca), marchiando e rilasciando dopo tre giorni gli esemplari non commerciabili. La marchiatura sarà utile perché eventuali catture successive potranno dare informazioni  sulla crescita e lo spostamento dei crostacei ai ricercatori del dipartimento di Scienze della vita e dell’ambiente dell’Università di Cagliari che si occuperanno nella supervisione scientifica e dell’analisi dei dati.

«La pesca all’aragosta rossa rappresenta un’importante attività e fonte di reddito per i nostri pescatori – ha precisato all’ANSA Antonio Diana – e vorremmo fare in modo di proteggere quelle di piccola taglia, così che diventino pescabili al momento opportuno».

Exit mobile version