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Le avveniristiche “Sculture abitate”, le ville progettate a Is Molas dall’archistar Fuksas

Ville Is Molas Fuksas evidenza

Il rendering delle Ville progettate da Fuksas a Is Molas - Foto Is Molas/Fuksas

«L’architettura è una scultura abitata». Lo diceva il grande scultore rumeno Constantin Brâncuşi. Si chiamano proprio così le ville progettate da un archistar dei nostri tempi, Massimiliano Fuksas, per la località di turismo esclusivo e di livello, Is Molas. L’insediamento, progettato nel 2017 insieme a Doriana Mandrelli nella località a 30 chilometri da Cagliari, all’interno del Golf Club, risponde all’esigenza di inserire nuove opere architettoniche all’interno di un contesto ambientale molto delicato. E il risultato è sotto gli occhi di tutti.

Fuksas ha disegnato 4 tipologie di ville – villa Palas, villa Luxi, villa Nea e villa Arenada – differenti per forma, dimensione e rifiniture. Le ville rispettano la natura autoctona e si adagiano in un’area che dal parco montano porta ai campi da golf. La vegetazione esterna è costituita da macchia mediterranea e da specie autoctone: mirto, lentisco, erica, corbezzolo e quercia da sughero. Le ville si sviluppano in direzione delle migliori visuali possibili: verso il mare, il golf e la montagna. Sono costruite nel rispetto delle norme sulla bioarchitettura, prevalentemente con materiali di origine naturale e di produzione locale. Uno studio cromatico ha permesso il loro corretto inserimento nel contesto naturale.

Per Is Molas l’architetto Fuksas ha rielaborato l’idea di quotidianità, superato le convenzioni, riscoprendo e trasformando un oggetto comune in un’opera d’arte. Questa è l’idea di un altro mondo, dove cielo e mare si confondono con la terra all’orizzonte. Questa è l’opera di chi ha seguito le forme del vento per disegnare una scultura ed immaginarci la vita dentro. La semplicità e il togliere sono le principali condizioni: gli elementi sono la pietra, l’acqua, il vento e la terra sarda.

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