Tutto ruota intorno alle nuove norme ministeriali relative ai grandi eventi pubblici, stabilite dal Viminale dopo i fatti di piazza San Carlo a Torino dello scorso 3 giugno, quando, in occasione della proiezione su megaschermo della finale di Champions League, per un falso allarme, più di mille persone sono rimaste ferite e una donna è morta. Ma secondo il sindaco di Sedilo Salvatore Pes, le norme sarebbero state interpretate male dal prefetto e dal questore di Oristano in vista della tradizionale corsa a cavallo che si dovrebbe svolgere il 6 e il 7 luglio nel paese dell’oristanese.
Salvatore Pes ha così scritto al ministero degli Interni una lettera, chiedendo al ministro Marco Minniti il suo «autorevolissimo e urgentissimo intervento» per scongiurare un eventuale annullamento. Secondo lui le misure adottate dal Comune, dalla Parrocchia e dal comitato organizzativo dell’Ardia, non sarebbero sufficienti per ottemperare alle disposizioni di prefetto e questore, che, sempre secondo il sindaco di Sedilo, avrebbero mal interpretato le norme ministeriali.
La corsa, uno degli eventi popolari più famosi in Sardegna, che raccoglie ogni anno decine di migliaia di persone, è dedicata a San Costantino, in sardo Santu Antinu, ed è una rivisitazione storica della battaglia di Ponte Milvio del 312 dopo Cristo in cui il santo sconfisse Massenzio. La corsa si svolge negli immediati dintorni del Paese in una lunga e sfrenata discesa al galoppo di cento cavalieri che si conclude nel santuario di San Costantino.
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