Chi cerca sul web informazioni sulla Sardegna trova praticamente sempre le stesse cose: sole, mare, cibo e vino. Secondo la ricerca “Economia e Turismo” realizzata da Cna, è questo il principale difetto della promozione turistica della Sardegna. Chi arriva sull’isola per una vacanza quindi va a cercare sempre e solo quelle poche cose.
La ripartizione delle pagine web sul turismo in Sardegna è questa: 62 per cento mare, coste, cibo e vino, 29 per cento solo enogastronomia, 9 per cento storia e cultura. Ma in generale le pagine dedicate al turismo in Sardegna non sono tantissime: 620 mila contro le oltre 2,6 milioni dedicate a Croazia e Baleari. La Sardegna in questa speciale classifica è terzultima per quanto riguarda le località turistiche del Mediterraneo davanti solo a Calabria e Corsica.
«Uno degli elementi su cui puntare per intercettare una domanda internazionale meno stagionale consiste nell’investire sul rinnovamento dell’immagine della Sardegna in un’ottica di destinazione storico culturale – spiegano Pierpaolo Piras e Francesco Porcu, presidente e segretario regionale della Cna – Oggi la maggior parte dei turisti utilizza il web per informarsi e scegliere la destinazione della sua vacanza e dunque la dimensione e la qualità dell’offerta di contenuti digitali è un elemento cruciale».