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Il Pala Rockefeller in onore dei fratelli Pirastu: l’epopea della famiglia dal calcio al basket, fino alla mancata sfida con Vittorio Gassman

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Carlo, Paolo Pirastu, Carla Cugusi, Antonio Pirastu e Landa. Milano, presentazione sponsor Brill, fine anni '70 (foto Riccardo Cugusi)

Cagliari: è prevista per oggi, 30 giugno, la cerimonia di intitolazione del Pala Rockefeller in onore dei Fratelli Pirastu. Questa decisione del comune di Cagliari intende rendere il giusto onore ad una famiglia che ha dato tanto allo sport, alla politica e al campo medico della città di Cagliari.

Il primo dei fratelli, Luigi (1913-1984), fu uno stimato insegnante e uomo politico, dal 1944 al 1946 ricoprì anche la carica di vicedirettore dell’Unione Sarda. Antonio (1915-1989) è colui che riteniamo l’elemento di spicco della famiglia, senza nulla togliere all’operato degli altri fratelli. Insieme ai fratelli Emilio (1918-1991) e Ignazio (1921-2011), svolse un’intensa attività di atleta polivalente.

Antonio Pirastu

Viene poi Gian Franco (1923-2014), stimato radiologo, in gioventù pratica in modo particolare la boxe, nel 1946 a Lucca vince la medaglia d’argento ai campionati italiani novizi, categoria peso piuma. A Carlo (1929-1994) e Paolo (1934-2008), sono legati gli splendori della prima Olimpia Cagliari, che fra il 1957 ed il 1965 compì un vero e proprio exploit, sfiorando nel 1965 l’accesso alla Serie A, persa solamente negli spareggi. Memorabile, inoltre, un’amichevole contro l’imbattibile nazionale sovietica disputata nel 1966.

Elemento di spicco della famiglia dicevamo essere Antonio Pirastu. Il giovane Antonio nella prima metà degli anni ’30 entra a far parte delle giovanili del Club Sportivo Cagliari. Nel frattempo, dopo la prima fiammella accesa per merito dello stesso Club Sportivo e dei fratelli Piu nel novembre 1924, proprio durante il primo lustro degli anni ’30, il regime inizia a diffondere la pallacanestro nelle scuole e tra i gruppi giovanili curati dal fascio. In questo periodo nasce il legame tra Antonio Pirastu e il basket. Di lì a poco seguirà anche il fratello Emilio.
Sempre durante questo periodo, dopo accanite eliminatorie con la formazione sassarese dei pari età, il Guf Cagliari, giunge agli spareggi per l’accesso ai campionati nazionali, ma lo scotto da pagare è alto e i primi tentativi vanno in fumo. Finalmente, dopo una buona prestazione ai Littoriali del 1937, il Guf Cagliari è ammesso al campionato nazionale di Serie B per la stagione 1937-38. Il 9 gennaio 1938, nella prima storica partita del torneo, all’ “Attilio Deffenu” di Cagliari, il Guf Cagliari cede le armi, non senza aver aspramente combattuto, al Guf Palermo. Il punteggio finale è di 48 a 28 per i siciliani, dopo che la prima frazione di gioco si era conclusa su un tirato 16-11.
Alfiere della formazione guidata dalla commissione federale (Carta-Ziranu), è proprio Antonio Pirastu, che mette a segno oltre la metà dei punti del quintetto cagliaritano (16), il fratello Emilio ne realizza 3, i restanti 9 punti sono realizzati da Salvatore Loi. Proprio in questa prima stagione sfuma uno dei tanti incroci che la storia non permette che avvengano. Nella squadra della Parioli Roma, fortissima compagine capitolina (di proprietà dei figli di Mussolini), gioca il giovanissimo Vittorio Gassman, ottimo cestista in giovane età.

Vittorio Gassman

Antonio ed Emilio Pirastu incrociano due volte il quintetto romano, ma in entrambe le occasioni il sedicenne Vittorio non sarà dell’incontro. Nei restanti due tornei anteguerra il Guf Cagliari, sempre più convinto delle sue potenzialità ed ottimamente condotto da Antonio Pirastu, cresce fino a sfiorare la promozione i Serie A nell’ultima stagione disputata, prima dello stop imposto dalla federazioni a causa dell’entrata in guerra dell’Italia.  Tutte le formazioni sarde, di ogni disciplina sportiva, subiranno il blocco, a causa della carenza di mezzi di trasporto e per il concreto pericolo che le navi correvano in mare aperto.

Nel 1944, mentre nel nord della Penisola ancora infuria la guerra, in Sardegna si cerca con fatica di riprendere una normale quotidianità. Nel 1944 nasce la G.S. Aquila, prima vera società ad avere in seno alle sue sezioni una dedicata alla pallacanestro. Ancora una volta Antonio Pirastu è artefice dei successi degli aquilotti, che per qualche anno primeggeranno nella disciplina. Antonio Pirastu continuerà a dominare la scena cestistica regionale, dopo aver allenato Genio Civile, Esperia e Olimpia, fino a raggiungere negli anni ’70 l’apice con la presidenza della Brill Cagliari, primo quintetto sardo a disputare la massima Serie.

Articolo di Mario Fadda.

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