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Imparare a volare con un simulatore professionale: l’Airbus A 320 progettato dall’Università di Cagliari

Paolo Fadda con i piloti

Il simulatore fisico presentato al CentraLabs, in Cittadella universitaria, Monserrato – riproduce la cabina di pilotaggio di un Airbus A 320. Permette di operare nella riproduzione di manovre normali, anormali e di emergenza. L’istruttore ha la possibilità, con uno schermo dedicato, di variare i livelli di funzionamento degli impianti di bordo, in qualsiasi condizione meteorologica proposta e con tutte le interferenze esterne tipiche dei voli di linea: dal controllo del traffico aereo alle comunicazione operative dalla compagnia, agli altri velivoli eccetera. Alla presentazione alle testate giornalistiche del simulatore sono intervenuti il pro rettore Ricerca, Micaela Morelli («Un pregiato esempio di ricerca applicata alle esigenze del territorio e del tessuto imprenditoriale, tra le mission dalla nostra Università») e numerosi docenti: Italo Meloni («Concretezza e applicazione a confermare la bontà del settore trasporti dell’ateneo») e Roberto Crnjar («Il simulatore èlo specchio di una buona scuola di ricerca»). «Mi complimento col lavoro del gruppo di Paolo Fadda. E auspico – ha detto Giacomo Cao, presidente Distretto aerospaziale Sardegna – che possano essere rafforzate intese e percorsi in comune». Ai lavori hanno preso parte anche due ufficiali-piloti del Settimo reparto volo della Polizia di Stato di Oristano.

Il simulatore Airbus A 320

La ricerca dello staff guidato da Paolo Fadda (amministratore unico CentraLabs) si muove alla ricerca dei parametri legati all’affaticamento umano e alla sicurezza. «L’ottanta per cento degli errori è dovuta alla fatica. Studiamo e verifichiamo quali siano i picchi degli operatori per prevenire e fronteggiare al meglio le emergenze in banchina, su strada e adesso, anche in volo» spiega il professor Fadda. Evoluzione, trasferimento tecnologico e futuro. «La trasformazione incessante delle macchine e un percorso verso l’automatismo comporta un veloce cambio delle procedure operative. Noi – rimarca il docente – studiamo nuovi modelli utili alla formazione».

«Sono previsti trial di addestramento di circa sei ore, indispensabili per testare la resistenza e le risposte del pilota a fatica e stress» spiega Beniamino Fanni, “papà” del simulatore, pilota e istruttore di volo con esperienza pluridecennale su tratte intercontinentali. «In gergo diciamo che la vita del pilota è fatta al 99,9 per cento da incredibile noia e dallo 0,1 per cento di indicibile terrore» spiega Antonio Depau, istruttore di volo e partner dell’iniziativa. Dalle considerazione dei professionisti che hanno contribuito alle strategie di impiego e all’allestimento del simulatore di Airbus 320, emerge un concetto: «Il pilota d’aereo è sostanzialmente un gestore di sistemi sofisticati più che un conducente».

«L’obiettivo? Fondere le esperienze di addestramento svolte in campo aeronautico con quelle di rilevamento di parametri psicofisiologici legati all’accumulo di stress e di fatica operativa, già rilevati nelle nostre strutture con l’ausilio di simulazione avanzata» ha aggiunto Gianfranco Fancello, direttore scientifico Centralabs. La società consortile associa gli atenei di Cagliari e Sassari e le principali aziende del settore trasporti in Sardegna (tra queste Arst a Grendi) e ospita anche Chameleon e BBBus (simulatori fisici di gru portacontainer e autobus e camion). Con un bouquet formativo di altissimo profilo i laboratori sono il primo polo avanzato in Italia del settore addestramento e ricerca nell’ambito della trasportistica e della mobilità. Addestramento all’avanguardia, assistenza alle imprese e al tessuto produttivo, consulenza, sviluppo scientifico e trasferimento tecnologico sono i bersagli delle attività di CentraLabs.

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