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Cozze di Santa Gilla: pesante calo di vendite dopo il caso Fluorsid

cozze

Dopo l’inchiesta Fluorsid a farne le spese per primi, oltre l’ambiente, sono i venditori di cozze allevate nello stagno di Santa Gilla. La vendita dei mitili infatti è calata drasticamente: la protesta arriva dal presidente del Consorzio Ittico Santa Gilla, Emanuele Orsati. Il Consorzio, un’importante realtà nel mondo del lavoro, conta 170 soci e la produzione dei frutti di mare può arrivare a 1000 chili di arselle e 4000 di cozze al giorno pronti ad alimentare i principali mercati sardi.

Non può stupire quindi il malumore espresso da Orsati che non nasconde le pesanti ripercussioni della vicenda Fluorsid sull’immagine del Consorzio: le vendite sono calate drasticamente ma il presidente tiene a precisare che la Asl controlla le acque degli impianti di coltivazione una volta alla settimana e il Consorzio paga di tasca propria un laboratorio privato per ripetere le analisi ogni tre giorni.

Insomma per i consumatori dal Consorzio arrivano rassicurazioni sulla sicurezza dei prodotti ma risulta chiaro come, dopo il grosso danno che il territorio ha subito a causa dell’inquinamento proveniente dalla Fluorsid, i consumatori si indirizzino a cercare i mitili provenienti da altre zone della Sardegna.

 

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