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Samassi e Serramanna al voto tra polemiche e divisioni. E rispunta il tema della Zona Franca

Domenica 11 giugno la Sardegna torna a votare per le elezioni amministrative. Nel territorio del Medio Campidano, oggi inserito nella provincia del Sud Sardegna, si recheranno alle urne gli abitanti di Samassi (5 mila e 200 anime) e Serramanna (9 mila e 200 anime) per rinnovare la fiducia al sindaco uscente – in entrambi i casi espressione del Partito Democratico – oppure scegliere una strada nuova, tutta da percorrere. La campagna elettorale di entrambi i paesi è stata vissuta su diverse polemiche che hanno scatenato i candidati, creando divisioni e accuse.

Samassi

Samassi attendeva che il Movimento 5 Stelle si presentasse alle elezioni per sparigliare le carte ed invece la lista non ci sarà: il portavoce locale del movimento ha escluso qualsiasi accordo o presenza spiegando come « saremo comunque presenti nei prossimi cinque anni in una attività di controllo della consigliatura e di formazione dei futuri amministratori a 5 stelle ». Dunque al via ci sono ben tre liste: “Samassi Cambi@” del sindaco uscente Enrico Pusceddu, “Samassi SI Sveglia” del candidato Narciso Vacca e “Giorgio Sindaco” del candidato Giorgio Mancosu. Manca nella competizione anche il collettivo Bentu Nou che prese tantissimi voti cinque anni fa e che oggi, di fatto, non esiste più. I tre candidati si sarebbero dovuti sfidare qualche settimana fa ad un dibattito pubblico sui programmi elettorali, così come chiesto da Pusceddu, ma vi è stata la risposta negativa di Mancosu, maggiormente interessato alla campagna porta a porta.

Altre polemiche si sono scatenate qualche giorno fa per la realizzazione, a tempo di record, di quattro rotatorie all’interno del paese: questa decisione dell’amministrazione ha scatenato le ire degli avversari politici di Pusceddu, reo in questo caso di influenzare il voto dei suoi concittadini con una azione che rappresenta secondo loro l’antipolitica per eccellenza. Il più acceso è stato sempre il candidato Giorgio Mancosu, impegnato in questo mese di campagna elettorale in alcuni incontri coi cittadini per discutere dei problemi di Samassi con un programma in costruzione.  Tra le proposte quella di istituire un servizio di trasporto pubblico per anziani e bambini in modo da consentire la direzione verso uffici pubblici e centri di aggregazione sociale, un occhio alle pari opportunità di genere, alla crescita della qualità del raccolto delle campagne, alla valorizzazione della storia samassese e la creazione di un museo permanente.

“Samassi SI Sveglia” invece, pur presentandosi come civica, rappresenta il centrodestra locale ed è capeggiata dall’ex capo ufficio tecnico del Comune Narciso “Ciso” Vacca. Una esperienza trentennale messa al servizio di una lista discretamente giovane e che si basa su capisaldi come il commercio, la cultura e l’istituzione della zona franca. Questa lista infatti rappresenta l’unico caso in cui il tema torna di moda come spiega proprio il sindaco: « I sogni sono solo nella mente della gente, ma noi non ci riferiamo a un sogno quando parliamo della zona franca in Sardegna. Esistono leggi ben precise che dichiarano la condizione di disagio cui volge il territorio della Sardegna. Nel caso dell’attuazione della zona franca in Sardegna, purtroppo, lo scoglio grosso da superare è proprio la Regione che per scarsa volontà politica o per debole tenacia. Noi vogliamo lottare per l’applicazione di tutte le norme di riferimento per ottenere un regime fiscale più vantaggioso e l’eliminazione della tassazione del reddito e della proprietà ». Sul solco della continuità invece si pone la lista “Samassi Cambi@” condotta dal sindaco Enrico Pusceddu e appoggiata dal centrosinistra locale. « Intendiamo continuare le azioni positive di cambiamento intraprese in questi cinque anni. Abbiamo prodotto risultati importanti dal punto di vista dell’ambiente, dei servizi di raccolta differenziata, della trasparenza, della cultura e nel rapporto con la comunità » ha dichiarato Pusceddu, mettendo in luce come le infrastrutture, il lavoro, la scuola e la cultura siano dei valori primari del suo programma, puntando  sulla messa in sicurezza del territorio da possibili problemi di natura idrogeologica, sull’attivazione di corsi e laboratori in grado di incentivare l’imprenditorialità giovanile e sulla promozione di laboratori culturali oltre che del patrimonio architettonico in Terra Cruda presente nel paese.

Serramanna

Quando il Partito Democratico si spacca è possibile che vi siano delle sorprese al suo interno: Serramanna dimostra come un centrosinistra litigioso talvolta può portare alla divisione e alla nascita di due liste contrapposte. Ecco quindi che alle elezioni di domenica la lista “Uniti per Serramanna” capeggiata dal sindaco Sergio Murgia si ritroverà a battagliare voto a voto con la lista “Progetto Serramanna” che schiera come candidato sindaco Michele Melis (figlio d’arte, il padre Giovanni Battista è stato sindaco comunista di Serramanna negli anni Settanta).

Nella lista concorrente si sono candidati alcuni tesserati e membri del direttivo del Partito Democratico, in netto contrasto con le scelte del sindaco uscente. In particolare gli ex consiglieri Antonella Intilla, Gianni Soddu e Carlo Pahler, e l’ex sindaco Alessandro Marongiu che hanno denunciato « la totale assenza di democrazia partecipativa, rinnovamento e coinvolgimento di parte del PD. Questo non è un buon modo per presentarsi alle elezioni ». Così i quattro hanno deciso di appoggiare il nuovo gruppo Melis. Dal suo canto Sergio Murgia, sostenuto da parte del Partito Democratico e da Campo Progressista, ha fatto ammenda di non esser riuscito negli scorsi cinque anni a realizzare tutti i propositi prefissati. « Un buon modo dunque per continuare il lavoro con grande entusiasmo e voglia di cimentarci in una nuova sfida volta a fare scelte innovative, concrete e attuabili per la comunità serramannese». “Uniti per Serramanna” dunque prova a rilanciare le proprie quotazioni puntando sul lavoro, i lavori pubblici e la cultura. « È nostro intendimento continuare a percorrere la strada intrapresa in questi cinque anni potenziando le infrastrutture, promuovendo le iniziative dei produttori e delle associazioni di categoria, al fine di ottenere sgravi fiscali e dare la possibilità anche alle imprese locali di accedere ai bandi dedicati alle azioni di sviluppo rurale e di promozione del territorio ». Tra i propositi ci sono anche la valorizzazione della antica toponomastica sui rioni serramannesi e delle figure dell’architetto serramannese Vico Mossa e dell’artista Franco Putzolu con l’organizzazione di mostre, convegni e pubblicazioni.

Più articolato il percorso della lista “Progetto Serramanna” per Michele Melis sindaco: nel programma elettorale è prevista una attenzione particolare ai servizi basati sulla programmazione finanziaria del PLUS (Piano Locale Unitario dei Servizi alla Persona) , al fenomeno del bullismo e all’istituzione di una Consulta Comunale che si occupi di attività sociali, formative, sanitarie e di immigrazione. Sul lato del lavoro e del commercio è prevista la promozione di consorzi per la valorizzazione dei prodotti locali, puntando sull’industria agro-alimentare e la realizzazione della filiera corta sui prodotti agricoli a chilometro zero. Importanza viene data al potenziamento della rete idrica e al supporto per l’attivazione di un “Punto Energia Verde”, in modo da aiutare la riqualificazione delle abitazioni puntando sul risparmio energetico e la realizzazione di una viabilità adatta ai bambini, ai disabili e alle mamme.

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