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Cagliari, il percorso verso il futuro appare luminoso: il futuro parla di un nuovo ciclo basato sui giovani

Foto LaPresse/Tocco Alessandro 28/05/2017 Cagliari(Italia) Sport Calcio Cagliari Calcio vs AC Milan - Campionato italiano di calcio Serie A TIM 2016/2017 - Stadio "Sant' Elia" Nella foto:Luca Crosta (Cagliari Calcio) Photo LaPresse/Alessandro Tocco May 28, 2017 Cagliari (Italy) Sport Soccer Cagliari Calcio vs AC Milan- Italian Football Championship League A TIM 2016/2017 - "Sant' Elia" Stadium  In the picture:Luca Crosta (Cagliari Calcio)

Luca Crosta un anno fa stava a Milano, aveva sulla testa la nomea di essere uno dei migliori ragazzi d’Italia nella miglior scuola per portieri, ovvero quella del Milan. Assieme a Gianluigi Donnarumma e Alessandro Plizzari rappresentava (e rappresenta) il meglio di un ruolo che piano piano sta riemergendo come accadde nel mezzo degli anni 90′ quando la serie A poteva vantare estremi difensori come Peruzzi, Marchegiani, Pagliuca, Bucci, Ballotta, Fiori, Taglialatela, Rossi e tantissimi altri.

Luca Crosta è stato il migliore in campo nella sfida col Milan, col suo Milan, quello che ha lasciato la scorsa estate per intraprendere una nuova fase della sua carriera a 18 anni in una terra sconosciuta ma accogliente ed affascinante. Per un anno ha chiuso la porta della primavera del Cagliari, ha preso tanti gol e ne evitato altri, ma sentiva di valere qualcosa di più che stare assieme a compagni molto più piccoli d’età, nel senso di un esperimento affrontato da Beretta e Canzi per far crescere nuovi ragazzi. Fuori Colombo, fuori Gabriel e fuori anche Rafael: la porta diventa un portone che si spalanca, che concede un incrocio che sa di deja-vù, col suo Milan, quel Milan nel quale sarebbe stato chiuso da un gigante come l’amico Donnarumma, rispetto al quale non sente di valere meno. E infatti, se coi piedi pare avere tanta strada da fare, sulle uscite e nelle parate è apparso un portiere consumato, di grande esperienza e intelligenza. Così il Cagliari si ritrova in casa un estremo difensore pazzesco, che ha margini di miglioramenti ampi ma che è già una sicurezza. Un rigore parato, una risposta astuta su Bacca, tante palle bloccate senza problemi nonostante a tirare fossero Lapadula, Kucka, Locatelli, lo stesso Bacca, Suso. Il futuro è nelle sue mani, a 19 anni probabilmente verrà dirottato altrove, nel caso tornerà più forte di prima con l’esperienza che ancora gli manca. Chiaramente il ritorno di Alessio Cragno e la conferma di Rafael chiudono ogni varco, eppure nelle prossime settimane potrebbero scriversi altre storie.

Paolo Faragò, Alessandro Deiola e Roberto Biancu sono un trio nuovo, fatto di tanta sostanza e colpi a sorpresa. Come quello della mezzala di San Gavino che recupera palla a centrocampo, si libera di Locatelli con una giravolta, si invola in mezzo a tre avversari e serve ad Han il gol del 2-1 (annullato per fuorigioco). Come quello dell’ex Novara che pesta e calcia, rende un inferno la partita di Suso prima e Ocampos poi, si inserisce con dovizia in ogni azione e si guadagna la punizione decisiva. Come quello del regista sassarese che ha preso a pieni piedi le redini della gara ed ha trascinato i compagni alla ricerca del gol finale, mostrando buona visione di gioco quanto la necessità di crescere il proprio fisico di anno in anno. Questi tre ragazzi, a luglio, si troveranno in ritiro con altri due centrocampisti di alto livello, recentemente coinvolti nel mondiale under 20 in corso in Corea del Sud: Santiago Colombatto impegnato con l’Argentina che spera di accedere agli ottavi di finale attraverso i ripescaggi; Nicolò Barella invece è già tornato a casa a causa di un infortunio, ma nelle prime due partite è stato il leader indiscusso della nazionale italiana. Cinque ragazzi, cinque giocatori diversi ma di egual utilità per il Cagliari del futuro.

E ci sarà Han Kwang Son quando la società sarà costretta a cedere Joao Pedro o Diego Farias, e a salutare Marco Borriello. La punta nordcoreana può essere prima o seconda punta, può giocare in profondità o spalle alla porta, può combattere coi migliori difensori della categoria senza sfigurare né dal punto di vista fisico né dal punto di vista del talento. Ha solo 19 anni ed ha già segnato un gol in serie A, si è preso con merito qualche spezzone importante ed ha pure segnato al Milan senza però gioirne vista la posizione di offside. Anche per lui il futuro sembra davvero promettente, senza se e senza ma, soprattutto per quel che potrà diventare.

Luca Crosta, Alessio Cragno, Senna Miangue, Roberto Biancu, Paolo Faragò, Nicolò Barella, Alessandro Deiola, Paolo Faragò, Han Kwang Song. E Gabriel Montaperto, Matteo Cotali, Simone Pinna, Alessandro Capello, Marco Piredda, Marco Russu, Alessio Murgia, Mattia Muroni, Antonio Auriemma, Joseph Tetteh, Vasco Oliveira, Matteo Volteggi, Andrea Mastino, Matias Antonini Lui, Federico Serra e Mario Piras: venticinque giocatori che, in un modo o nell’altro sono o arriveranno in prima squadra nei prossimi tre anni e proveranno a scrivere una loro storia, si spera ricca di soddisfazioni. La società deve partire da questi ragazzi e sviluppare un progetto vincente. In quest’ottica, la scelta di affidarsi a Giovanni Rossi (ex ds del Sassuolo) è certamente la scelta adatta alla causa. Sia mai che la squadra raggiunga alte vette e possa mostrare i suoi talenti a tifosi di tutta Europa.

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