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“Minerali clandestini”, ecco dove nascono i nostri elettrodomestici e cellulari. A Cagliari le immagini sullo sfruttamento dei lavoratori e delle ricchezze minerarie

Le immagini mostrano devastazioni, in luoghi che crediamo lontani da noi ma di cui, in realtà, ne teniamo pezzi in casa, persino nelle nostre tasche. Arriva a Cagliari, Serdiana e Terralba, dal 28 maggio al 6 giugno, la mostra fotografica itinerante “Minerali clandestini”, incentrata sullo sfruttamento nelle estrazioni dei materiali che vanno a comporre anche i nostri elettrodomestici, smartphone per primi.

Organizzata principalmente dall’associazione Africa Degna e patrocinata dal Comune di Cagliari, la mostra consta di 18 foto, contenute in pannelli trasparenti disposti in terra e calpestabili. Lo scopo della mostra è quello di sensibilizzare sugli effetti indiretti che i consumi hanno dal punto di vista ambientale e sociale, mostrando i terribili danni che vengono fatti all’ambiente dalle attività estrattive in Africa, in luoghi spesso invivibili anche a causa di conflitti armati in corso. «Non vogliamo solo denunciare lo sfruttamento violento delle ricchezze del suolo», dichiarano gli organizzatori, «ma sensibilizzare dal punto di vista sociale e per un consumo più critico e ragionato: queste estrazioni sono spesso illegali, compromettono i territori e finanziano organizzazioni implicate in guerre e conflitti».

I diritti dei lavoratori sono un altro tasto dolente: «Sono impiegati anche bambini. Le condizioni di lavoro sono disumane, per una paga irrisoria di 10 $ al mese gli operai muoiono di fatica, violenze e malattie causate dalle intossicazioni. Molti materiali estratti sono radioattivi, vengono toccati a mani nude». Gli effetti, proseguono gli organizzatori, si sentono in vario modo anche qui, in casa nostra: «Non è solo l’inquinamento a riguardare tutti noi. Da questi territori devastati le persone fuggono, per scampare alla morte per inquinamento o per violenze, e arrivano da noi. Molte sono fra quelle che sbarcano sulle nostre coste, e che noi chiamiamo clandestini». Numerose le associazioni coinvolte, a partire da Amnesty International e passando per Alpo,  Oscar Romero-Bottega del Mondo, Fondazione Luca Raggio, Cosas e Manitese, da anni impegnate in città per tematiche sociali e diritti umani. La mostra esordirà oggi in piazza Gruxi e Ferru a Serdiana.

Il 30 maggio, per le ore 18, la presentazione ufficiale alla MEM di Cagliari, con una conferenza a cui parteciperà il presidente dell’associazione Chiama Africa, Eugenio Melandri. Il calendario proseguirà nel seguente modo: 31 Maggio in Viale S.Ignazio 71-76 (locali dell’Università), 3 Giugno nel c.so Vittorio Emanuele, 4 Giugno a Terralba in p.zza San Pietro, il 5 Giugno e 6 Giugno si torna a Cagliari nel c.so Vittorio Emanuele. Le installazioni saranno ammirabili dalle 10 del mattino tutti i giorni indicati.

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