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Veleni Fluorsind, l’assessora Spano: «La Regione in prima linea per la tutela ambientale»

Donatella Spano - assessora all'Ambiente

Polemiche a non finire sulla vicenda dei veleni della Fluorsind. Dopo qualche giorno di silenzio la Regione è intervenuta  con una nota che chiarisce quanto fatto dai vertici regionali sul fronte della tutela ambientale. «Ci siamo occupati fin da principio e continuiamo a occuparci concretamente della vicenda Fluorsind negli effetti di salute pubblica e di salvaguardia ambientale, utilizzando tutti gli strumenti a nostra disposizione»  ha dichiarato l’assessora dell’Ambiente Donatella Spano, ricordando che la Regione è direttamente coinvolta nelle indagini con una sua struttura, il Corpo forestale e di vigilanza ambientale.

Il Corpo che tra le sue funzioni ha anche quella di  polizia giudiziaria riferisce esclusivamente alla magistratura che sta indagando sul presunto inquinamento ad opera della società di Giulini. «Le investigazioni, svolte dal Corpo forestale con professionalità e competenza, sono partite dalla segnalazione di un’altra struttura regionale, il servizio veterinario della Asl» ricorda la Spano che ha richiesto immediatamente all’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, di effettuare una ispezione straordinaria nelle aree della Fluorsid di Macchiareddu, che ricade un’area Sin, Sito di interesse nazionale. «La tutela della salute e dell’ambiente per noi sono una priorità assoluta»  sottolinea Spano che aggiunge: «Lo abbiamo dimostrato intervenendo con forza e determinazione sulle bonifiche: la pesante eredità dei siti inquinati in Sardegna, dopo decenni di attesa, è stata finalmente affrontata».

I progetti di bonifica sulle aree minerarie e industriali, infatti, sono partiti, contando su uno stanziamento di 118,6 milioni ai quali si aggiungono i 54,3 provenienti dal Patto con il Governo. Interessano le aree Sin del Sulcis-Iglesiente-Guspinese e Porto Torres (22.533 ettari) e Ottana, La Maddalena, Furtei e altre zone non incluse nei Sin (circa 1800 ettari). Nell’area Syndial di Porto Torres sono in campo 250 milioni di euro, a carico di Eni, e procede l’iter istruttorio, ormai a un buono stadio di avanzamento. Nel Sulcis, che conta anche sui fondi FSC, sono in fase di appalto. Su Montevecchio Ponente si sta attivando la procedura di delega. A Furtei Igea sta per concludere il progetto definitivo e poi si procederà con l’appalto. La Giunta Pigliaru ha approvato anche il Piano regionale dell’amianto, con 15 milioni dal Patto per completare gli interventi. Le strutture regionali, inoltre, sono impegnate nel complesso lavoro di revisione del piano dei siti inquinati che sarà chiuso entro quest’anno.

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