Cinquant’anni fa sorgeva lo stabilimento di produzione dell’Ichnusa di Macchiareddu, nel territorio del comune di Assemini. L’azienda sarda, fondata da Amsicora Capra e oggi di proprietà del gruppo Heineken, raggiunge un nuovo traguardo dopo quello del centenario festeggiato nel 2012.
Nello stabilimento sardo che si sviluppa in 160 mila metri quadri e nel quale vengono svolti tutti i cicli di produzione lavorano 81 dipendenti. I metodi di produzione sono rimasti più o meno gli stessi, ovviamente adeguati ai nuovi standard. negli ultimi 4 anni per esempio il birrificio ha ridotto del 49 per cento le emissioni di CO2 nell’aria, ridotto del 10 per cento i consumi di energia termica e del 6 per cento quelli dell’acqua. Le ricadute economiche dell’azienda sul territorio sardo si stimano intorno ai 200 milioni di euro.
«Abbiamo incrementato gli investimenti in Sardegna – commenta all’Adnkronos Franco Zurru, direttore del Birrificio – e questo consentirà al sito produttivo di crescere, perché la produzione è il vero cuore pulsante di Ichnusa. Vogliamo continuare a crescere e produrre birra di grande qualità, con il carattere vero della nostra terra».
Oltre alla ricetta classica, alla Ichnusa cruda è sbarcata intanto sul mercato la nuova “Non filtrata”, una birra a bassa fermentazione composto per il 100 per cento di puro malto d’orzo. La sua particolarità è quella di non essere filtrata a fine processo, ma viene lasciata decantare naturalmente nei tini di fermentazione. Questo processo le conferisce un corpo più sostenuto e un gusto particolarmente amabile. Si può riconoscere dalla bottiglia più tozza e bombata che richiama le origini del marchio.