Site icon cagliari.vistanet.it

Con l’Empoli è nato un nuovo Cagliari? Rastelli ha messo le prime basi per la prossima stagione

Per tanto tempo i tifosi hanno chiesto bel gioco, voglia di osare, pochi tocchi e tanti gol. Al termine del primo tempo contro l’Empoli, il Cagliari ha colto tutto questo spazzando via ogni remora creatasi durante tutta la stagione. Un rapporto pieno di frizioni tra tifoseria e staff tecnico che continuerà, che crea teorie sempre più visionarie e sempre più assurde, ma che non può chiudere gli occhi verso quella che potrebbe essere la nuova era calcistica dei rossoblù. E non li può chiudere nemmeno Massimo Rastelli che nella calda giornata del Sant’Elia ha scovato l’esperimento adatto per fornire il passo in avanti decisivo per sé e per la propria squadra.

Il 4-2-3-1 è un modulo che sta appassionando tutti da cinque anni a questa parte. La Juventus di Massimiliano Allegri però ne ha risaltato le caratteristiche rendendolo non solo un baluardo offensivo ma anche un muro difensivo, in particolare in Champions League. Per tenerlo in piedi non conta il talento dei singoli ma la costanza e la solidità di ciascuno degli effettivi, in grado di chiudere ogni varco e ripartire palla a terra con una facilità sorprendente. Un esperimento che il tecnico rossoblù ha vinto per oltre un’ora imponendo non solo le quattro punte (Joao Pedro, Diego Farias, Marco Sau, Marco Borriello) ma anche una gestione di palla più accorta, fatta di piccoli errori individuali ma anche di una sinfonia collettiva prodigiosa. Un passo avanti che non poteva essere colto nella sua intierezza al primo acuto, nemmeno la Juventus è riuscita a fare tanto, ma che col tempo potrebbe consegnare una nuova visione di gioco a favore del Cagliari.

Si riparte dal primo tempo, da un Farias imprendibile quando si aprono gli spazi e da una fase offensiva brillante e capace di non lasciare mai scoperta la retroguardia, grazie alla diga fornita da Tachtsidis e Barella. Col tempo, il caldo, gli infortuni e la forma fisica calante qualcosa è andato storto ed ha permesso all’Empoli di rientrare velocemente e pericolosamente in partita quando mancava poco al termine. Lo stesso Rastelli ha potuto specificare in conferenza stampa che «qualcuno ha perso lucidità e qualcuno non era al top. Abbiamo prestato il fianco all’Empoli che non aveva niente da perdere. Poi ho dovuto fare 2 cambi che non avrei voluto fare, obbligati, ed è chiaro che poi arrivano le difficoltà. Mi sono arrabbiato con qualcuno perché non volevo prendere goal, tengo per me gli indiziati. In definitiva devo fare comunque i complimenti ai ragazzi perché stanno trovando le giuste motivazioni nonostante la salvezza già acquisita».

Bastone e carota per tenere alta l’attenzione della squadra in vista del raggiungimento del decimo posto che ora dista appena tre punti quando mancano due gare al termine. Sassuolo e Milan non sono avversarie imbattili e l’obiettivo appare molto vicino. Con un nuovo modulo che guarda tanto al presente quanto al futuro, dato che il tecnico firmerà in settimana il rinnovo di contratto valevole per i prossimi tre anni: dovrà vedere il Cagliari che sarà con nuove ambizioni e nuovi protagonisti che si adattino alla nuova fase che vorrà intraprendere.

Exit mobile version