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La storia di Emanuele Pes, mercante di libri antichi e di riproduzioni apprezzate da Papa Francesco

Fare della propria passione un lavoro. In questo periodo di crisi non sentiamo ripetere altro che il consiglio “il lavoro ve lo dovete inventare”. C’è chi lo ha fatto, anche a Cagliari, come ad esempio Emanuele Pes. La sua passione per i libri antichi lo hanno portato a passare da collezionista di tomi a vero e proprio mercante di volumi antichi.

“Il ripulimento della lingua sarda” (1782)           

Un lavoro che lo porta a partecipare ad aste in giro per l’Europa, durante le quali Emanuele cerca di aggiudicarsi questi preziosi lavori bibliografici per poi rivenderli ai collezionisti o alle biblioteche attraverso il proprio sito (llibreciutat.com) o tramite catalogo. Un’impresa che gli permette di vivere della sua passione, e che ha deciso di arricchire attraverso la vendita di riproduzioni, spesso in pergamena, di opere antiche. Riproduzioni evidentemente ben riuscite, se la città di Cagliari, in occasione della visita di Papa Francesco al capoluogo, regalò nel 2013 al Pontefice uno dei suoi migliori lavori: Compendio historial del origen, antiguedad, y milagros de la sagrada imagen de Nuestra Señora de Buen Ayre, patrona del Reyno de Cerdeña, il cui originale del 1696 è conservato a Cagliari nella biblioteca del Santuario della Madonna di Bonaria a Cagliari. Un regalo molto apprezzato da Papa Francesco che, come molti sanno, è devoto alla Madonna di Bonaria tanto da scegliere Cagliari e la sua basilica fra le prime visite del suo pontificato.

Tanti gli esemplari che Pes è riuscito ad aggiudicarsi negli anni, solo per citarne alcuni, un volume del 1775 intitolato “Editti, pregoni, ed altri provvedimenti emanati pel Regno di Sardegna dappoichè passò sotto la dominazione della Real Casa di Savoia” e “Il ripulimento della lingua sarda” del 1782. Un lavoro che porta Pes spesso fuori dai confini nazionali: «Per poter reperire i libri, viaggio in giro per l’Europa, in particolare in Francia dove si trovano le opere meglio conservate. Libri di grande valore storico si trovano anche in Portogallo o in Spagna, dove però per troppo tempo è mancata la giusta attenzione e i libri antichi non sono nelle migliori condizioni. Altre volte c’è l’esigenza di incontrare personalmente il compratore o il venditore, anche fuori dalla Sardegna». Contrariamente a quanto si possa pensare, collezionare libri antichi non è un hobby per ricchi annoiati: «È una passione come un’altra – spiega Pes – c’è chi ha l’hobby della musica e magari sceglie di spendere in dischi o impianti stereo, e chi come me ama collezionare libri antichi. La spesa non è certo proibitiva ed è alla portata di molti». Pes parla a ragion veduta, fra i suoi clienti infatti non solo biblioteche, università e collezionisti d’arte, ma tanta gente comune che non resiste al fascino dell’antico.

 

 

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