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Vinitaly, il Cannonau grande protagonista a Verona. Premiate 30 cantine sarde

La seconda giornata di esposizioni della Regione Sardegna al Vinitaly di Verona ha avuto un grande protagonista: il Cannonau, vino caratterizzato da  una particolare finezza nei gusti e nei profumie da una buona struttura e sensazioni gusto-olfattive che ricordano fiori o frutti rossi, freschi, che virano verso note mature e sfumature più calde e speziate nella tipologia riserva o liquoroso.

Caratteristiche che hanno permesso a oltre trenta cantine sarde, delle 44 che a febbraio si sono aggiudicate le medaglie nel Concorso internazionale Grenaches du Monde, di ricevere il premio dall’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, nel Padiglione 8 di Veronafiere.

 L’assessore ha ricordato il successo e l’enorme visibilità avuta dalla Sardegna in occasione della Quinta edizione del Grenaches du Monde, organizzata lo scorso febbraio nell’Isola. I migliori Cannonau del mondo, provenienti soprattutto da Spagna, Francia e Italia, si sono presentati in un lungo tour che, partito da Alghero, ha raggiunto Cagliari passando per la Barbagia e l’Ogliastra. Fra medaglie d’oro, d’argento e bronzo, a febbraio erano state aggiudicati 213 riconoscimenti: 108 alla Spagna, 51 alla Francia, 44 alla Sardegna, 7 alle altre regioni italiane, e una a Macedonia, Australia e Sud Africa.

 “I tanti premi portati a casa dai nostri vini al Grenaches du Monde – ha spiegato Caria – testimoniano l’enorme cammino fatto dalle imprese in questi anni. Un percorso importante per chi ha vinto, ma anche per chi non ci è riuscito, perché questo può fare da stimolo per migliorare le produzioni e puntare sulla grande qualità. Siamo bravi a fare i vini, ma adesso dobbiamo diventare anche bravi nel venderli in tutto il mondo”.

La giornata è stata allietata da una visita fuori programma da parte del famoso imprenditore del food, di caratura internazionale, Joe Bastianich che alcuni giorni fa aveva manifestato il piacere di poter visitare lo spazio espositivo della Sardegna.

Il noto ristoratore italo-newyorkese, esperto enologo, è stato accolto da Pier Luigi Caria con cui si è intrattenuto, degustando vini e prodotti sardi, nel parlare dei suoi viaggi e delle scoperte attraverso i diversi i territori dell’Isola: non solo mare, ma anche zone dell’interno, vecchi villaggi minerari abbandonati, musica e tradizioni.”Se voglio essere romantico e gentile – ha detto Bastianich prima di abbandonare lo stand Sardegna – scelgo un Carignano, quando voglio essere più aggressivo opto per un Cannonau”.

Ciliegina sulla torta la partecipazione dell’associazione nazionale “Le donne del vino” che ha organizzato quest’anno nello spazio della Regione Sardegna il proprio incontro.

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