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Dopo la vittoria sul Palermo, il Cagliari può iniziare un altro campionato con un Ionita in più

Il Cagliari ha salutato con piacere la terza vittoria in trasferta della stagione, la seconda conquistata contro una formazione impegnata nella lotta per non retrocedere. Se il Crotone aveva abbozzato l’exploit dei rossoblù, il Palermo non ha tante partite per riprendersi psicologicamente da questa ennesima sconfitta, peraltro arrivata in rimonta come già accaduto con Bologna e Udinese.

I ragazzi di Rastelli se la sono giocata con una calma olimpica invidiabile, come se avessero già disposto la differenza tattica dei due tempi. In serie B, tifosi e addetti ai lavori criticarono a Rastelli questi due volti che non sempre portavano punti e buone prestazioni. Nella massima serie, vuoi per la maggiore caratura e vuoi per la maggiore esperienza, la squadra regge e sa ribaltare una situazione sfavorevole. Dopo tutto i padroni di casa ieri sono passati abbastanza casualmente e immeritatamente in vantaggio (fuorigioco di Gonzalez), hanno rischiato di raddoppiare in un momento di massima esaltazione e quindi sono tornati nella propria scarsità qualitativa appena i rossoblù hanno forzato la mano, trovando due gol in nove minuti.

Il primo è stato uno spettacolo enorme, con la torsione da attaccante puro di Artur Ionita, uomo ovunque del centrocampo del Cagliari. Si nota come la sfortuna abbia levato alla squadra un giocatore duttile, intelligente, forte fisicamente e propositivo in fase avanzata. È un “pacchetto totale” che la società deve cercare di mantenere a tutti i costi per molti anni ancora. Un giocatore preziosissimo che si vede in ogni frangente, limita gli errori e accompagna l’azione con polmoni e piedi. Con Tachtsidis l’uomo in più di questo finale di stagione e di Palermo, laddove Padoin ha dispensato al loro fianco molta sostanza e Faragò ha prodotto la “legna” necessaria per chiudere i varchi ad un pareggio rosanero.

Ora che la salvezza è in cassaforte (+ 6 sia sul Palermo che sul Crotone negli scontri diretti), l’obiettivo diventa il decimo posto. Lo ha detto a chiare lettere Fabio Pisacane nel post partita: « A questo punto è giusto ambire a qualcosa di più, ovvero a migliorare la posizione in classifica. Vogliamo salire più in alto possibile, lo dobbiamo alla Società e ai nostri tifosi ». Nuovo obiettivo che diventa fondamentale anche per la permanenza del mister Rastelli: non basta la salvezza per proseguire il rapporto col Cagliari, serve una posizione finale soddisfacente che consegni un punto di partenza da migliorare nel corso della prossima stagione. Se il tecnico di Torre del Greco avrà intenzione di confermare le sue qualità in .Sardegna, allora sarà bene faccia del suo meglio per non scontentare la società e i tifosi.

 

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